Le nuove proposte per l’innovazione nella scuola, a Bologna 16° convegno internazionale ADi

GRAFFITI. Tracce della scuola che verrà” è il titolo del 16° convegno internazionale che l’ADi (Associazione Docenti e Dirigenti Scolastici Italiani), organizza a Bologna nei giorni 24 e 25 febbraio 2017. Il convegno si propone di lanciare nuove ardite proposte per l’innovazione nella scuola pubblica italiana. 

Dopo una panoramica sulle scuole più innovative a livello mondiale il prof Carlo Marzuoli, ordinario di diritto amministrativo all’università di Firenze, presenta la proposta di legge messa a punto dall’ADI. Una proposta, come scrivono gli organizzatori del convegno, “che consente ai docenti e dirigenti scolastici, che ancora hanno voglia di mettersi in gioco, di costruire una scuola che ponga al centro gli studenti e abbandoni definitivamente il modello organizzativo del secolo scorso”.

La posta in gioco ormai chiara”, secondo ADi, “è la stessa sopravvivenza dell’istituzione pubblica, destinata ad essere fagocitata dal mercato, se non saprà cogliere i pressanti cambiamenti globali in atto. Una proposta, quella dell’ADi di grandissima autonomia nella gestione dei curricoli e nel rapporto di lavoro degli insegnanti, una scuola liberata dai ciarpami della burocrazia, non autoreferenziale e in stretto rapporto con il mondo esterno”.

Fra le scuole presenti al convegno ci sarà la famosissima High Tech High di San Diego, California, nota in tutto il mondo per avere costruito con successo un apprendimento che collega mente, mano e virtuale. Ci sarà la berlinese ESBZ, la scuola senza voti e senza aule, salita agli onori della cronaca anche in Italia. Poi le scuole in Danimarca, il Paese più felice del mondo, dove si curano le emozioni, la socializzazione, il benessere degli alunni tanto quanto l’apprendimento. E ancora le ‘scuole internazionali’ e i loro programmi, a cui dovrebbero ispirarsi i nuovi licei quadriennali. E tante altre relazioni, che insieme indicheranno i nuovi paradigmi dell’istruzione in questo secondo decennio del 21°secolo”.

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