Far funzionare la scuola: è possibile grazie alla leadership diffusa

La Scuola – e non solo quella italiana – è un sistema complesso in cui i docenti hanno un ruolo primordiale per le loro strategie di insegnamento/apprendimento ma poco abituati ai ruoli di coordinamento e al confronto. Infatti spesso al confronto essi prediligono il perfezionamento delle loro capacità e delle proprie strategie individuali legate alla disciplina di insegnamento. La sfida di oggi è quindi la capacità di affrontare e gestire il cambiamento in continua evoluzione perché la scuola ha bisogno di ritornare ad essere non solo luogo di istruzione, ma anche di educazione a vivere con gli altri, di collaborazione, di confronto e di condivisione. Il Consiglio d’Europa, sin dal 2013, ha promosso la creazione di una leadership forte ed efficace nel campo dell’Istruzione per la crescita, la competitività e la coesione sociale in una società della conoscenza. Da più di un decennio in Italia si è andato articolando un diffuso dibattito centrato sulla necessità di ristrutturare il sistema scolastico italiano. L’autonomia delle singole scuole, affermata con la Legge 59 del 1997, rappresenta un’innovazione radicale che prevede un ribaltamento degli aspetti centralistici di tutti i processi scolastici regolati sempre dall’alto. In tale quadro, l’attribuzione della dirigenza ai capi di istituto si colloca nell’ambito di un’importante modifica della struttura organizzativa, della distribuzione di poteri e delle responsabilità all’interno del sistema scolastico riformato. Ne abbiamo parlato nel numero di aprile di Tuttoscuola in un articolo della DS Francesca Carpo.

I moderni dirigenti scolastici devono far fronte ad una serie di compiti impegnativi, che comportano non solo la responsabilità di migliorare la qualità dell’insegnamento e aumentare i livelli di istruzione, ma anche di gestire risorse umane e finanziarie e governare il processo di innovazione della Scuola in continua evoluzione. Per questo motivo è più che mai necessario creare un team integrato, per non essere sovrastati da adempimenti amministrativi, responsabilità su più fronti, pressioni degli studenti e delle famiglie. Si tratta dunque di innescare un circolo virtuoso in grado di alimentare il rapporto di fiducia con le famiglie, gli Enti e gli attori del territorio (accountability esterna), con i quali collaborare per migliorare i risultati della scuola, intesa come servizio che la comunità offre a studenti e famiglie.

L’incremento del livello di competenza e del grado di consapevolezza di tutto il team della scuola, dal dirigente scolastico al DSGA, dalle figure di staff alle funzioni strumentali, favorirà la diffusione di una leadership di servizio distribuita, componente fondamentale per il buon funzionamento della scuola autonoma. Per questo è fondamentale una formazione continua e mirata di queste importanti figure, che avranno il compito di coadiuvare il Dirigente nel “far funzionare” la scuola come organizzazione complessa, che persegue i propri obiettivi educativi avvalendosi di risorse finanziarie e umane, organi collegiali, collaborazioni istituzionali, rapporti con il territorio etc.

La leadership ideale

Con l’avvio dell’autonomia scolastica la leadership tradizionale e gerarchica del sistema di Istruzione e Formazione ha ceduto il posto a una leadership educativa diffusa, focalizzata sul coinvolgimento diretto di tutti gli attori scolastici con modalità di partecipazione e assunzioni di responsabilità differenti. Tuttavia il passaggio graduale al modello innovativo della leadership educativa diffusa non è stato indolore anche perché in Italia la leadership in ambito educativo, non è promossa né supportata con risorse e strumenti adeguati. Lo stile da perseguire è quello del team leader, che si raggiunge quando obiettivi di risultato dell’organizzazione e obiettivi delle singole persone sono allineati e tutto il gruppo agisce motivato verso il risultato. Esso è basato sui principi di trasparenza, comunicazione e partecipazione, perché permette il raggiungimento di buoni risultati in un clima di soddisfazione e fiducia dove il leader è colui che sprona e guida il gruppo al successo. Il lavoro di squadra infatti non è innato ma si apprende e si affina sul campo in un’ottica di collaborazione e di miglioramento continuo di tutto il Sistema Scuola.

La leadership scolastica richiede quindi una gamma di competenze altamente sviluppate sostenute da valori fondamentali. Richiede impegno professionale, capacità di motivare ed ispirare, nonché competenze specifiche per una sana gestione oltre a capacità pedagogiche e comunicative. I buoni dirigenti scolastici sviluppano una visione strategica per i loro Istituti, un’efficace organizzazione della scuola, un clima positivo, una comunicazione efficace, il benessere organizzativo e agiscono come modelli sia per i discenti sia per gli insegnanti, fattori chiave per la creazione di un ambiente efficace e attraente che favorisca l’apprendimento e il “Ben-essere” nella comunità scolastica. Essi inoltre ricoprono un ruolo importante nel creare collegamenti efficaci tra diversi livelli di educazione e formazione, famiglie, mondo del lavoro e comunità locale, con l’obiettivo comune di aumentare il livello di istruzione raggiunto dai discenti, capitalizzando gli apprendimenti formali, informali e non formali.

Il Piano per la formazione dei docenti 2016-2019 infatti vuole promuovere forme di leadership educativa favorendo il lavoro collaborativo tra gli insegnanti, la formazione di staff, il presidio dell’autonomia di ricerca e innovazione, i rapporti con la dirigenza scolastica (pag. 28) in modo che i docenti arrivino a conoscere meglio loro stessi, i loro punti di forza e di debolezza e dove la sfida è rappresentata dalla gestione del cambiamento che si attua attraverso i progetti delle scuole nel PTOF, in linea con i bisogni dell’utenza.

Importanti studi hanno analizzato in dettaglio l’evoluzione del modello di leadership, riuscendo a identificare i nuovi trend e arrivando a definire il modello della nuova leadership educativa, che deve essere sempre più collaborativa, empatica e tecnologica in linea con le esigenze dell’era digitale. Si tratta di una leadership diffusa che non guarda solo ai risultati, ma ai comportamenti e alle relazioni tra le persone. Il DS ormai non è più il singolo personaggio di vertice, ma darà sempre più spazio a una leadership integrata, dove il Leader condivide con il team docenti responsabilità ed esperienze e dove il ruolo dell’innovazione tecnologica assumerà una valenza di primo piano al servizio dell’intera comunità educante. 

Il successo è dunque nelle mani di chi saprà adottare uno stile di leadership partecipativa, dove il singolo capo fa tesoro delle esperienze altrui e condivide la mission con il Team, un sistema organizzativo di governance nel quale l’autorità e le decisioni sono distribuite secondo un modello oclocratico, dove non esistono più rapporti gerarchici ma team multidisciplinari in grado di organizzarsi attraverso un’autonomia decentralizzata. Non prevale più il concetto di autorizzazione e delega, ma autonomia, intraprendenza, indipendenza, interdisciplinarità del team, costantemente incoraggiato e sostenuto con feedback frequenti.

La leadership scolastica diventa quindi efficace se i dirigenti scolastici si concentrano principalmente sul miglioramento continuo della qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento di tutta la comunità educante. Il Leader fonda le sue strategie su ruoli chiaramente definiti, concordati e condivisi. Adotta un approccio collaborativo e inclusivo, è in grado di individuare i punti di forza e le competenze dei membri del team, è in grado di assegnare risorse e esplorare approcci didattici innovativi e continua ad assumersi la piena responsabilità nei confronti non solo delle autorità nazionali, ma anche di quelle locali e regionali e della comunità nel suo insieme, e ne riceve il sostegno, in particolare quando si impegna a introdurre cambiamenti. Abbiamo approfondito la questione all’interno del numero di aprile di Tuttoscuola. 

Clicca qui per leggere l’articolo integrale e sfogliare il numero di aprile di Tuttoscuola

Scegli la formula che fa per te e abbonati ai nostri servizi!