Autogoverno delle scuole: tutte le novità

La Camera ha approvato a grande maggioranza, con l’opposizione dell’Idv,  l’assegnazione alla commissione Cultura, in sede deliberante, del testo unificato della proposta di legge per la riforma degli organi collegiali della scuola (ex ddl Aprea). Ciò significa che il testo potrà essere approvato direttamente dalla commissione senza bisogno del passaggio in aula. Poi passerà al Senato.

La legge modifica la composizione degli organi di governo delle scuole semplificandoli e introduce alcune importanti sostanziali novità: gli istituti avranno statuti autonomi, nuclei di autovalutazione interni e potranno avere partner pubblico-privati per potersi sostenere economicamente.

Non potranno però costituirsi in Fondazioni come previsto inizialmente a causa della ferma opposizione del Pd. Ecco le principali novità:

Autonomia: alle istituzioni scolastiche “è riconosciuta autonomia statutaria”. Gli statuti regolano “l’istituzione, la composizione e il funzionamento degli organi interni, nonchè le forme e le modalità di partecipazione della comunità scolastica

Organi collegiali:  il Consiglio dell’autonomia scolastica sostituisce il Consiglio di istituto o di circolo. Esso adotta il piano dell’offerta formativa, approva il bilancio, designa i componenti del nucleo di valutazione e gli accordi con soggetti esterni. I genitori ne faranno parte in misura uguale ai docenti. I il Consiglio dei docenti programma la didattica e valuta gli alunni.

Autovalutazione: le scuole dovranno eleggere un nucleo di autovalutazione (da tre a sette componenti) che dovrà lavorare in raccordo con l’Invalsi, l’Istituto nazionale di valutazione, che fornirà i parametri per la valutazione interna. Ogni anno sarà redatto un Rapporto che dovrà essere reso pubblico.

Reti di scuole: Le scuole “possono promuovere o partecipare alla costituzione di reti e consorzi”. I partner possono essere “pubblici e privati”.

Consiglio delle autonomie scolastiche: si tratta di un nuovo organismo formato da membri eletti fra docenti, dirigenti scolastici e membri dei Consigli dell’autonomia delle scuole, definito come organo di ‘corresponsabilità’ fra Stato e scuole nella gestione della pubblica istruzione. Le Regioni istituiranno a loro volta la Conferenza regionale del sistema educativo per un maggiore raccordo sui temi dell’istruzione.