ANVUR: varati nuovi criteri per la valutazione della qualità della ricerca

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti ha firmato il Decreto contenente le Linee guida del prossimo bando che l’Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università e della Ricerca (Anvur) emetterà per la valutazione periodica della qualità della ricerca (VQR), relativa al periodo 2015-2019.

Ne dà notizia un comunicato del Miur, che spiega che le maggiori novità delle Linee guida consistono nell’ampliamento del concetto di ‘prodotto della ricerca’, che non sarà più circoscritto alle sole pubblicazioni ma si articolerà in uno spazio più ampio perché sarà valutata anche la qualità del reclutamento, che includerà anche dottorandi e dottori di ricerca, e sarà valutato l’impatto, non solo economico, che le Università e gli enti pubblici di ricerca hanno sulla società e sul territorio.

Nel complesso, dichiara il ministro Fioramonti, “si supera il ruolo di ‘classifica’ che talvolta la VQR ha assunto, orientandola verso la produzione di un quadro multidimensionale, che mostri punti di forza, da consolidare, e punti di debolezza, da superare, del sistema nazionale della ricerca. Si compie così un passo importante verso il mio obiettivo, che è quello di un miglioramento complessivo e coeso del sistema”.

Un’altra novità è l’introduzione di studi analitici sulle attività di valorizzazione sociale dei risultati della ricerca. In questo modo, si legge nel comunicato, “si intende neutralizzare ‘rendite di posizione’ che potevano avvantaggiare alcune Istituzioni rispetto ad altre, quando si usavano solo alcuni elementi di valutazione (ad esempio i brevetti)”.

Le Linee guida contengono, infine, un invito ai ricercatori affinché, pur nel rispetto delle norme a tutela degli editori, rendano accessibili i risultati delle loro attività a un pubblico il più ampio possibile, in forma libera e gratuita. Un orientamento, in sintonia con gli indirizzi programmatici del M5S in materia di comunicazione digitale aperta, che Lorenzo Fioramonti aveva reso noto anche in qualità di vice-ministro del Miur, avendo ricevuto tra le altre la delega ad occuparsi di ricerca scientifica.