Anche nella scuola primaria per la promozione occorre la sufficienza in ogni disciplina?

La tesi sostenuta da Tuttoscuola nella “Guida breve sulla valutazione” (questo il link per scaricarla gratuitamente), secondo cui anche nella scuola primaria c’è bisogno di avere la sufficienza in ogni disciplina per ottenere la promozione, sembra abbia suscitato perplessità da parte di qualcuno che ritiene questo settore immune dal rigore valutativo secondo la riforma Gelmini.

In effetti il testo letterale della norma (art. 3, comma 1 e 2 della legge 169/2008) non contempla esplicitamente questo caso, ma l’insieme del dispositivo non può che portare alla conclusione affermata nella Guida.

C’è prima di tutto una logica di coerenza tra primaria e secondaria, regolate dal medesimo articolo di legge a proposito della valutazione con voto numerico.

C’è, inoltre, la previsione che per la non ammissione nella scuola primaria occorrono alcune condizioni straordinarie (eccezionalità, motivazione, decisione unanime). Ma quali sono le ragioni per ipotizzare la non ammissione, se non l’insufficienza in qualche disciplina?

E alla fine, se ammissione c’è, con riserva o meno, tutti i voti espressi non possono che essere superiori al cinque, perché il voto in decimi, in qualsiasi settore, ha un valore univoco, dove sei vuol dire sufficienza e cinque l’insufficienza.

Tale interpretazione si può dedurre anche dal testo del Regolamento sulla valutazione, approvato, ma non ancora in vigore che, in proposito prevede: L’ammissione o la non ammissione alla classe successiva, in sede di scrutinio conclusivo dell’anno scolastico, presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato, è deliberata secondo le disposizioni di cui agli articoli 2 e 3 del decreto legge.