Anche la Regione Puglia ricorre alla Consulta contro la legge Buona Scuola

Come la Giunta regionale del Veneto, anche quella pugliese ha approvato il ricorso alla Corte costituzionale contro la legge sulla “Buona scuola”.

L’impugnativa segue il parere depositato lo scorso 10 settembre dall’Avvocatura regionale, richiesto con la mozione approvata all’unanimità nella seduta consiliare dello scorso 31 luglio.

Per l’avvocatura della Regione Puglia esisterebbe, rispetto ad alcune norme della legge cosiddetta della ‘Buona scuola’, una lesione delle attribuzioni della Regione Puglia.

Il ricorso – è detto in una nota della giunta regionale – ha carattere meramente tecnico: la motivazione non è fondata su una critica di natura politica, ma sul mero intento di tutelare la Regione Puglia su alcuni aspetti del dimensionamento scolastico ed esclusivamente, dunque, riguardo il contenuto dell’articolo 117 della Costituzione“.

È la seconda volta che la Regione Puglia, governata da Michele Emiliano (PD), prende un’iniziativa contro la legge 107, e, ancora una volta, si affretta a precisare che non si tratta di un atto di natura politica contraria alla legge.

Proprio Emiliano un paio di settimane fa, quando si cominciò a parlare di emigrazione dei precari per ottenere un posto di ruolo fuori regione, assunse l’impegno di contribuire alle spese di viaggio e di soggiorno dei precari pugliesi. Contestualmente si affrettò a precisare che il gesto non costituiva una critica alla legge, perché il suo gesto non aveva natura politica.

Sarà, ma l’iniziativa pugliese non contribuirà certamente a portare serenità all’interno del PD, sempre più coinvolto in una dialettica interna dirompente.