Alternanza scuola – lavoro: studenti trasformano il loro liceo in una biblioteca

Studenti sfruttati, costretti a volte a fare le pulizie, altre persino a pagare cifre astronomiche per poter svolgere quell’alternanza scuola – lavoro che la Buona Scuola ha reso obbligatoria. Di queste esperienze negative abbiamo tanto sentito parlare in questi giorni, partendo proprio da quella verificatasi in un liceo della Puglia e pubblicata lo scorso 6 marzo su Il Fatto Quotidiano. Eppure di esperienze positive riconducibili all’alternanza scuola – lavoro ce ne sono da raccontare. Un esempio è quella giunta alla redazione di Tuttoscuola da un liceo classico di Roma, il “Vivona”. 

L’alternanza scuola – lavoro? Si fa con il fundraising

A marzo del 2016 la Scuola di Roma Fund-raising.it ha avviato, in collaborazione con il suddetto liceo un progetto di formazione ed assistenza al fundraising rivolto ai ragazzi del 3°anno, all’interno del percorso di alternanza scuola – lavoro. L’idea è nata da una intuizione della preside del Liceo, la professoressa Daniela Benincasa, di usufruire appunto del percorso alternanza scuola- lavoro, su cui il Liceo si sperimenta per il primo anno, per inserire il fundraising tra le tematiche “lavorative”. La preside ha basato la sua scelta su due elementi: la possibilità di offrire ai suoi studenti, tra i diversi progetti attivati nel Liceo per il percorso Alternanza Scuola/Lavoro, quello sul fundraising, tematica decisamente nuova per l’Istituto e in generale per questo tipo di percorsi scolastici; la possibilità di usufruire del fundraising “subito”, utilizzando un progetto già in corso presso il Liceo, ossia di far diventare la biblioteca scolastica un Bibliopoint, a fronte di un precedente accordo tra il Liceo e l’Istituzione Biblioteche di Roma.

La scuola diventa una biblioteca

I Bibliopoint nascono dalla collaborazione tra Biblioteche di Roma ed alcuni istituti scolastici che hanno manifestato la loro disponibilità ad aprire la biblioteca della scuola non solo agli interni dell’Istituto ma a tutti i cittadini, facendola così diventare biblioteca per tutti. Anche la biblioteca del Liceo Vivona, è diventata quindi uno spazio dove si può leggere, studiare, prendere in prestito i libri e questo non solo per gli studenti del Liceo ma per tutto il quartiere Eur, territorio in cui il liceo si colloca, che potrà avere accesso alla biblioteca scolastica, come se fosse una tra le tante biblioteche comunali della città e usufruire dei tanti servizi offerti tramite la sottoscrizione di una Bibliocard.

Gli studenti e il fundraising

Ma c’era una questione da affrontare a monte: far sì che i ragazzi avessero elementi sufficienti per decidere se partecipare o meno al progetto. La questione non era di poco conto, se consideriamo che il tema del fundraising non era affatto conosciuto all’interno dell’Istituto tra il corpo docente, meno che mai tra ragazzi di 16 anni. Si è potuto fare solo a una condizione: parlare ai ragazzi del progetto, descrivendone l’obiettivo e l’approccio che avremmo utilizzato, per lasciarli con la convinzione che si sarebbe trattato di un’esperienza lavorativa utile per il futuro ma anche divertente per il presente. Catia Mastrovito, responsabile del settore Fundraising per le Scuole della Scuola di Roma Fund-raising.it, ha saputo farlo nel modo migliore utilizzando lo stesso loro linguaggio fatto soprattutto di immagini, canale di apprendimento che meglio si adatta se parliamo di un’aula di adolescenti che ormai vive con e tra le immagini.

Durante le sessioni laboratoriali i ragazzi hanno potuto sperimentare l’utilità di avere un metodo di lavoro e potuto verificare cosa significa conoscere il fundraising: saper analizzare i dati a disposizione, sapersi e doversi necessariamente organizzare in quanto lavoro di gruppo e saper e dover comunicare, sfruttando le informazioni raccolte e soprattutto utilizzando la propria creatività e quegli strumenti social che ormai fanno parte del loro quotidiano.

Dalla biblioteca alla promozione della lettura

L’obiettivo finale dell’itinerario progettuale è stato quello di organizzare un evento di raccolta fondi che promuovesse il Bibliopoint presso il Liceo e che raccogliesse quante più sottoscrizioni di BiblioCard possibili. Parte del ricavato delle sottoscrizioni delle Bibliocard, andrà al Liceo Vivona che li utilizzerà per finanziare progetti legati alla promozione della lettura e attività culturali. Durante questo evento inaugurale che si è svolto il 18 febbraio scorso presso l’Aula Magna del Liceo i ragazzi, oltre a presentare il progetto di Alternanza Scuola Lavoro sul Fundraising, hanno invitato i docenti, genitori e studenti a sottoscrivere la Bibliocard.

Ecco come i ragazzi hanno vissuto l’esperienza

Vittoria Rienzi, una delle alunne partecipanti al progetto, ha affermato: “Se è vero, come scrisse lo scrittore Isaac Asimov, che ‘Chi agisce per una buona causa non fallisce mai’, possiamo senz’altro dirvi che il nostro progetto Fundraising al Liceo Vivona,  ha raggiunto pienamente gli obiettivi prefissati. Abbiamo imparato che nel Fundraising la ‘buona causa’ è un ‘ottimo motivo’ per osar chiedere: ecco, per noi Bibliopoint è stata, è e sarà sempre una buona causa. Basti pensare ai 675.000 libri che potremo consultare liberamente, di cui solo 15.000 del nostro Liceo e a quanti servizi avremo accesso acquistando la Bibliocard.  Essa rappresenta un’opportunità per noi giovani per passare del tempo prezioso facendo qualcosa di diverso dal solito, ma di decisamente vantaggioso per noi stessi e per la società, che ha sempre più bisogno di individui intuitivi e colti: leggere e studiare”. Il Liceo Vivona è diventato quindi la 15a biblioteca scolastica ed è andata ad aggiungersi alle 37 biblioteche comunali di Roma.

Beatrice Monaco, altra partecipante al progetto ha inoltre raccontato che “Sottoscrivendo la bibliocard saranno donati fondi che ci permetteranno di dare lunga vita al nostro bibliopoint, ci consentiranno di migliorare i servizi di quest’ultimo e organizzare iniziative culturali anche grazie alla collaborazione con la Biblioteca comunale Pasolini. Per promuovere e comunicare la buona causa, abbiamo capito che avremmo dovuto ricercare elementi di distintività del progetto: Il valore patrimoniale della nostra biblioteca rende la nostra biblioteca distintiva verso altre biblioteche scolastiche e non della città di Roma, ma anche verso altre biblioteche nazionali.”

Alternanza scuola – lavoro, le soluzioni di TuttoAlternanza.it

Se sei alla ricerca di soluzioni relative all’alternanza scuola – lavoro, TuttoAlternanza.it è arrivato a semplificarti la vita. 

TuttoAlternanza.it mette a disposizione delle scuole una serie di attività di alternanza propedeutiche e funzionali per accompagnare l’inserimento con successo dei ragazzi presso le organizzazioni che li ospiteranno. Per evitare che i ragazzi siano spediti in azienda come pacchi postali, sprovvisti di qualsiasi preparazione specifica. Si tratta di pacchetti formativi fruibili on line che sviluppano le competenze trasversali (dal lavorare in team al problem solving alle skills di comunicazione) richieste nel mondo del lavoro e forniscono le chiavi di fruizione per valorizzare le ulteriori attività di alternanza presso le strutture ospitanti o per sedimentare al rientro in classe quanto appreso fuori. Nello specifico si tratta di:

– Auto-imprenditorialità e business planning 
– Comunicazione 
– La sicurezza dei ragazzi in alternanza scuola-lavoro 
– Soft skills

Tra le soluzioni proposte, TuttoAlternanza offre agli studenti una importante novità, quella di prendere parte a una vera esperienza di giornalismo.  Insieme ai loro “colleghi” studenti di tutta Italia, verranno guidati dalla redazione di Tuttoscuola grazie al progetto Giornalisti in Alternanza nella creazione di un’inchiesta sia a livello nazionale, sia sulla realtà del proprio territorio.

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