Alternanza scuola – lavoro: il convegno del 28 aprile a Treviso

All’interno della L.107/2015 della cosiddetta “Buona scuola”, l’alternanza scuola-lavoro nei licei rappresenta uno dei tasselli più significativi sul piano metodologico, ma anche con immediata ricaduta sul versante pedagogico. Per approfondire questo nuovo strumento, la Città di Treviso e Tuttoscuola, con il patrocinio di Unindustria Treviso, organizzano per il 28 aprile un convegno, che intende radiografare l’esperienza trevigiana, avendo come sfondo la politica  della Regione Veneto e il quadro nazionale.

Donazzan: ‘Noi crediamo da sempre nell’alternanza scuola – lavoro’

“In Veneto crediamo da sempre nell’alternanza scuola-lavoro, perché la cultura del lavoro fa parte del nostro patrimonio genetico ed è l’ingrediente che rende l’economia veneta e le nostre imprese così dinamiche. Per questo come Regione del Veneto continuiamo a investire da almeno vent’anni in percorsi di avvicinamento diretti degli studenti alla realtà del lavoro e alla vita delle aziende ed è stata la prima realtà in Italia a coinvolgere anche i licei”, sottolinea l’Assessore Regionale Elena Donazzan.

Alternanza scuola – lavoro, una formula vincente

Prima ancora della L. 107/2015, il Veneto si è mosso in tale direzione e oggi “l’obbligo riguarda tutti i 116 mila studenti veneti dell’ultimo triennio di scuola superiore”. Negli ultimi cinque anni sono stati investiti quasi 8 milioni di fondi Fse, per dare vita a circa 700 diversi progetti di integrazione tra scuola e lavoro: “260 ore a testa, in orario extrascolastico, divise tra formazione teorica e stage lavorativi, nei quali gli studenti delle classi quarta e quinta hanno potuto sviluppare competenze nuove e trasversali, conoscere e sperimentare i luoghi del lavoro del proprio territorio, addestrarsi alle dinamiche del mercato del lavoro”. Questi alcuni dati significativi e globali: “Sono quasi 30 mila gli studenti coinvolti nel suddetto arco temporale, con oltre 150 mila ore di formazione teorico-pratica, grazie al dialogo diretto tra scuole e imprese e alla collaborazione tra docenti e categorie produttive del territorio. Una formula vincente, che ha arricchito i curricula scolastici dei ragazzi, abbassato il tasso di dispersione scolastica e dimezzato gli indici di disoccupazione giovanile”.

L’alternanza scuola – lavoro a Treviso

Un ulteriore passo in avanti si coglie in Regione Veneto con l’azione “Move in alternanza”, per favorire la partecipazione degli studenti del quarto e quinto anno delle scuole superiori a percorsi di mobilità formativa transnazionale, che permetta loro di svolgere un mese di tirocinio all’estero, in un quadro europeo che vede un periodo di studio o di lavoro in un altro Paese per accrescere la competitività nel mondo del lavoro. Venendo alla realtà trevigiana, quest’anno sono coinvolti nei percorsi di alternanza, nei licei,  circa 8840 studenti.  Secondo la dr. Barbara Sardella, dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale “per i licei la difficoltà è più legata a ragioni di natura ideologica, consistenti nella minore propensione dei docenti ad adeguarsi, di punto in bianco, ad un nuovo modo di fare scuola, sganciato dalla tradizionale articolazione modulare delle attività didattiche”.

I gruppi di lavoro

Anche con le risorse previste dal Piano Nazionale per la Formazione, è pronto un percorso rivolto a tutti i docenti in modo che possano acquisire le informazioni utili ad una programmazione curricolare, che favorisca le attività di alternanza e tenga conto della necessità, non più procrastinabile, di metter a contatto gli alunni con contesti lavorativi diversi. L’Ufficio Scolastico territoriale di Treviso ha già avviato la costituzione di tavoli ristretti per  indirizzi scolastici a cui sono chiamati a partecipare, oltre le scuole, tutti gli enti, le associazioni e le imprese che hanno, per il particolare settore in cui operano, dichiarato la disponibilità ad accogliere alunni in alternanza. Questi gruppi di lavoro faranno emergere le buone prassi, cercando di sviluppare un’offerta tipo di progetti, congrua con i singoli indirizzi di studio. 

I percorsi di alternanza scuola – lavoro

Sardella sottolinea che “anche presso gli istituti liceali sono stati avviati dei percorsi di alternanza scuola – lavoro  particolarmente interessanti e proficui, che hanno dato particolare attenzione alla personalizzazione dei percorsi”. Nel territorio provinciale vi è un solido tessuto imprenditoriale che “si manifesta sensibile e disponibile ad una collaborazione e condivisione di questi intenti”.

Il convegno

Altrettanto si può dire del mondo dell’associazionismo, aiutato da una collaborazione di tutte le istituzioni, come gli enti locali, Camera di commercio, enti istituzionali. Al convegno si darà voce all’esperienza di una studentessa, Bona Cecilia, di quarta superiore del  Liceo Classico A. Canova di Treviso,  che fa parte della “prima generazione” di studenti in Alternanza Scuola – Lavoro, che al suo Liceo ha carattere principalmente orientante, al fine di accompagnare la scelta universitaria con esperienze di orientamento a tutto tondo.  C’è  la possibilità di approfondire diversi ambiti e di rendersi conto delle possibili strade per il nostro futuro.

L’esperienza

 Le attività si dividono in due tipi di contesti: formativo e lavorativo. Questa la sua esperienza: “Ho svolto uno stage lavorativo presso l’ufficio orientamento di un Ateneo Universitario e ho approfondito in contesto formativo l’ambito artistico, sociale e filosofico. Mi ritengo globalmente soddisfatta del percorso che ho svolto finora, soprattutto perchè ho avuto la possibilità di scegliere tra molteplici opportunità, promosse dal Liceo Canova e di costruire un’alternanza che fosse attinente alle mie propensioni”. Dal confronto con alcuni licei trevigiani, come il “Flaminio” di Vittorio Veneto e il “Marconi” di Conegliano, si coglie immediatamente come le scuole organizzano le attività di Alternanza in maniera molto diversa tra loro: manca un’uniformità di gestione dell’Alternanza stessa, che garantisca percorsii coerenti e ben strutturati per ogni studente.”Non mancano  perplessità, tra gli studenti della “prima generazione”, su come verrà valutato il percorso di Alternanza Scuola – Lavoro e quale peso avrà nella valutazione finale. Si aspettano direttive chiare e indicazioni ministeriali precise, che siano in grado di sfruttare al massimo le potenzialità formative di questo percorso”, conlude la studentessa.

I sindacati

Anche i sindacati della scuola trevigiani hanno sottoscritto con l’ Ufficio scolastico del Veneto un protocollo che sarà ripreso a livello provinciale, con indicazione di linee guida per l’attuazione delle esperienze di alternanza scuola – lavoro. La  Cisl si propone inoltre come ente ospitante per studenti in ASL, potendo contare su numerosi settori che fanno direttamente riferimento a specifiche realtà produttive, oltre che mettere a disposizione gli uffici del Caf e dei servizi per offrire esperienze lavorative importanti su settori cruciali”. In particolare la dirigente scolastica, Teresa Merotto, da qualche giorno confermata Segretaria della Cisl Scuola Belluno-Treviso, conferma che “si sta lavorando per offrire  agli studenti una formazione preparatoria all’ingresso in azienda su alcuni  temi,  quali i diritti dei lavoratori e sulla sicurezza.

TuttoAlternanza.it

Anche Tuttoscuola  ha attivato, in collaborazione con un accreditato partner, Civicamente, specializzato nella tecnologia digitale per l’educazione, un portale interamente dedicato ad offrire servizi innovativi e di qualità per le scuole: www.tuttoalternanza.it

Alternanza scuola – lavoro, un’occasione per i ragazzi

Il convegno di aprile è promosso in prima battuta dall’Amministrazione Comunale di Treviso, che in questi primi due  anni di alternanza nei licei, ha collaborato fattivamente con la scuola, come si evince dai dati. Sono 224 i tirocini di alternanza scuola lavoro che il Comune di Treviso ha attivato nel 2016. Gli studenti provengono dai licei, classico, scientifico, artistico, ma anche dagli istituti tecnici e dalle Università, Ca’ Foscari di Venezia e degli studi di Padova. Il sindaco Giovanni Manildo ha commentato: “Per gli studenti è un’occasione per avvicinarsi al mondo del lavoro, acquisire competenze ‘sul campo’, sia di tipo amministrativo che specialistico. E’ il caso di chi collabora con gli uffici degli assessorati o di chi per esempio, si trova a ricoprire per la prima volta i panni dell’educatore d’asilo. Il nostro territorio guarda con forti attese alle novità della scuola. Dunque anche alle nuove opportunità offerte da questo modello. Treviso e la Marca devono continuare ad essere laboratori creativi, ai quali guardare con interesse, con un modello eccellente di formazione e di impresa”.

Clicca qui e scarica la locandina del convegno

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di Pietro Panzarino
esperto di sistemi formativi