Aderenti (Lega): non ingannare le famiglie sul tempo pieno

”I dirigenti scolastici devono informare i genitori che iscrivono i propri figli alla prima elementare che, così come scritto nel piano programmatico approvato, l’organico del tempo pieno potrà essere aumentato solo a partire dal 2010-2011. I consigli di istituto dunque prima dell’ apertura delle iscrizioni dovevano predisporre criteri di accettazione alle classi a tempo pieno e renderli noti alle famiglie al fine di gestire, successivamente, in modo trasparente, gli esuberi di richieste di iscrizioni a tale modello scolastico”.

E’ molto eplicita la senatrice Irene Aderenti, membro della commissione istruzione del Senato in rappresentanza della Lega Nord, nel criticare le istituzioni scolastiche che hanno ‘anticipato’ la Legge Gelmini in relazione al tempo pieno nelle scuole primarie. Secondo la senatrice ”le scuole che hanno utilizzato moduli di iscrizione propri e non quelli ministeriali che prevedevano la scelta del tempo scuola da parte delle famiglie in ordine di preferenza, o che hanno proposto solo uno o due modelli orari settimanali in nome della loro autonomia scolastica, devono assumersi, presso le famiglie dei loro iscritti ogni responsabilità evitando di addossarle alla legge Gelmini’‘.

La parlamentare della Lega sottolinea che comunque “anche nel modello delle 30 ore l’insegnante sarà prevalente: infatti dovrà gestire la classe insieme ad altri docenti che copriranno le ore di lezione scoperte, più le ore della mensa“. Le scuole che non hanno chiarito questo punto ai genitori hanno fatto cattiva informazione, sempre che non ci sia stata una vera e propria “strumentalizzazione politica“. 

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