Accordo sulla mobilità: è possibile tenere conto dell’anzianità di servizio?

L’accordo sulla mobilità sembra segnare il passo soprattutto per una questione, messa in luce dal sindacato Gilda che, riferendosi all’individuazione dei requisiti per la chiamata diretta dagli ambiti territoriali, rileva come: “Esattamente come l’anno scorso, in questa lista risulta del tutto assente qualsiasi riconoscimento dell’anzianità di servizio”.

È possibile, come sostiene Gilda, tenere conto dell’anzianità di servizio, come sempre avvenuto prima della legge 107/15?

Anzianità di servizio vuol dire graduatoria tra i docenti con conseguente obbligo del dirigente scolastico di adeguarvisi secondo punteggi e precedenze rilevati.

La chiamata diretta, secondo la legge 107/15, ribalta in modo rivoluzionario il sistema di assegnazione degli insegnanti alle scuole. Sono infatti queste ultime, a mezzo del dirigente scolastico, che scelgono i docenti in base al fabbisogno educativo rilevato; non sono gli insegnanti a scegliere la scuola. Non può esserci, quindi, una graduatoria come strumento di precedenza (e di scelta) dei docenti.

Può certamente non piacere, ma questa è la legge.

Poiché in base alle norme attuali il contratto non può derogare (disapplicare) una norma di legge, il contratto sulla mobilità dovrà tenerne conto e fermarsi davanti alla legge 107/15.

Sarà interessante vedere se e come il contratto sulla mobilità ne terrà conto.