A Perugia alleanza educativa nel segno dell’arte

Un’opera d’arte è soprattutto un’avventura della mente.
Eugène Ionesco

Dopo la preside Lidia Cangemi arriva all’Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” di Perugia Ottavio Fattorini. L’Istituto è tra le 5 scuole d’Italia aderenti al progetto pilota di formazione e comunicazione “Alleanza educativa per l’inclusione” promosso da Tuttoscuola. I Dirigenti scolastici Cangemi e Fattorini sono i fondatori del modello DADA, che sta per Didattiche per Ambienti di Apprendimento (www.scuoledada.it). Gli studenti cambiano aula nei cambi di ora e i docenti li attendono nel proprio spazio di lavoro, sviluppando un approccio dialogico proprio di una leadership di servizio.

La proposta di una nuova alleanza educativa appare sempre più necessaria per ridurre il livello di conflittualità e i possibili contenziosi con le famiglie e il personale. La soluzione non può consistere nel semplice aumento di tutele burocratiche, che spesso non fanno che acuire la distanza dall’utenza e rischiano di tradursi in forme di comunicazione violenta e poco efficace. Al contrario, l’alleanza educativa è possibile costruendo una scuola più accogliente, sviluppando nuovi linguaggi per comunicare e nuove modalità in cui la scuola possa efficacemente ascoltare le istanze che provengono dagli studenti, dalle famiglie e dal territorio.

Francesca Cencetti, vulcanica Dirigente Scolastico dell’Omnicomprensivo “di Betto”, ha aderito con particolare entusiasmo al progetto proposto da Tuttoscuola: “Siamo una scuola di bellezza, inclusiva e aperta per vocazione e per missione. L’alleanza educativa è per noi uno strumento strategico per il benessere personale e sociale del singolo e della comunità scolastica. Ci ispiriamo al bello in tutte le sue forme, ricordando l’educazione estetica dell’umanità di cui parlava Friedrich Schiller”.

’Omnicomprensivo “di Betto” si trova a due passi dalla stazione ferroviaria e dal centro storico di Perugia e comprende un Liceo artistico e una Scuola secondaria di primo grado. È stato scelto per partecipare al progetto formativo Alleanza educativa perché si distingue per le buone pratiche adottate nella costruzione di ambienti di apprendimento aperti e accoglienti.

Se ne è accorto il Dirigente Ottavio Fattorini, che prima del suo intervento ha fatto un lungo giro dentro al Liceo Artistico: “Qui si respira arte ovunque: è bellezza degli spazi, strumento di provocazione dell’intelligenza, linguaggio che esprime la curiosità, i disagi e le speranze”. E lo conferma Marco Bastianelli, docente di Filosofia: “Qui gli studenti praticano l’arte come via privilegiata per accogliere ed esprimere le sfumature delle loro personalità, per costruire mondi e imparare a parlare la lingua del bello. L’arte insegna che anche l’errore può generare nuove verità”.

La scuola ha radici antiche, essendo nata dall’esperienza di un istituto d’arte fondato novanta anni fa. È stata sempre profondamente legata alla vita culturale e artistica della città e le sue aule sono state frequentate da illustri personalità, tra cui Leoncillo Leonardi, Gerardo Dottori, Padre Diego Donati, Bruno Arzilli, Enzo Rossi, Enzo Brunori, Pino Lancetti, Otman conte di Thun e l’attore Filippo Timi.

Nei suoi indirizzi di studio, il Liceo Artistico testimonia questo profondo legame con le risorse e le peculiarità della città. Nei corsi di Architettura e ambiente, Design del libro, della grafica e del restauro, Design della moda, del tessuto e del costume, Arti figurative bi e tridimensionali si esprime e valorizza la tradizione di intellettuali e aziende che hanno fatto la storia del territorio. L’alleanza educativa è qui vissuta anche costruendo progetti con enti e aziende, che vedono la scuola impegnata in collaborazioni che si consolidano sempre più e in progetti di valorizzazione e tutela dei beni pubblici. In tal senso, la scuola ha già al suo attivo numerosi interventi artistici che, in stretta sinergia con le autorità locali, hanno permesso di recuperare e abbellire importanti spazi pubblici della città.

La Scuola secondaria di primo grado non è da meno: ubicata in un bel palazzo del centro storico, è la prima scuola del territorio ad aderire alla sperimentazione Scuola Senza Zaino. L’iniziativa è stata accolta dal personale docente, dalle autorità cittadine e dalle famiglie con curiosità e fiducia. Pur essendo un istituto relativamente piccolo, già nel primo anno sono state attivate due classi senza zaino. È un esempio di come l’alleanza educativa, mettendo al centro l’ambiente di apprendimento, possa concretamente modificare la visione tradizionale dell’istituzione scolastica.

La Dirigente Cencetti ha raccolto la generale soddisfazione delle famiglie e delle istituzioni, ma soprattutto ha avuto la conferma della versatilità e della dedizione che da sempre contraddistinguono i suoi docenti: “Un altro punto di vista è possibile e noi, amanti del bello, ci abbiamo sempre creduto”.