Turi (Uil), su chiamata diretta negoziato vero

Obiettivo: trovare soluzioni concrete e condivise

Sulla chiamata diretta degli insegnanti è in corso “un negoziato che presenta nodi da sciogliere ma anche aperture da cogliere. Sulla specifica sequenza contrattuale, come Uil, siamo impegnati per trovare soluzioni concrete nell’ambito della sede negoziale, cosi lo saremo nel negoziato per il rinnovo del contratto di lavoro“. Lo afferma il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi.

Il Ministro Giannini qualche giorno fa, intervenendo su Radio24, ha parlato di ricucitura dello strappo con il mondo della scuola. Fatto, questo, certamente positivo e meritorio. Al ministro vogliamo dire – dichiara il sindacalista – che si tratta di un processo appena accennato, timido e molto lento“.

Occorre che il procedimento di ricucitura “se si vuole realmente realizzare, sia più rapido e chiaro. Punto di partenza – sottolinea Turi – è il riconoscimento dei diritti professionali del personale docente, dirigente e Ata che della scuola dello stato rappresentano l’elemento costitutivo ineludibile. Un procedimento rapido indotto dalla contrattazione, di revisione profonda degli elementi sbagliati della legge 107, sarebbe utile anche a disinnescare l’ulteriore frattura con il mondo della scuola rappresentato dall’annunciato e probabile referendum, che non farà certamente bene al Governo, al Pd e alla scuola stessa“.