Concorso: la nuova frontiera della ‘gestione della classe’

La novità forse più rilevante dell’imminente concorso a cattedre è costituita dal peso che la lezione simulata avrà nella valutazione della prova orale (fino a 40 punti) e nella determinazione del punteggio finale dei candidati (100 punti complessivi, di cui fino a 40 per la prova scritta e fino a 20 per i titoli).

Il richiamo all’importanza della “gestione della classe” è contenuto nelle ‘Avvertenze generali’ che aprono tutti i programmi d’esame, in particolare al punto 3): “Conoscenze nel campo dei media per la didattica e degli strumenti interattivi per la gestione della classe”, e al punto 7): “Conoscenza dei modi e degli strumenti idonei all’attuazione di una didattica personalizzata, coerente con i bisogni formativi dei singoli alunni, con particolare attenzione ai bisogni educativi speciali”.

Il candidato dovrà dunque dimensionare e calibrare la sua lezione in funzione del grado di scuola alla quale si rivolge (primaria o secondaria di primo o secondo grado), della classe e dell’età degli studenti (un conto è una classe I primaria, altro discorso è se si tratta di una V), dell’esigenza di interagire con studenti con differenti bisogni e potenziali educativi, del possibile impiego di “strumenti interattivi” per la gestione della classe e l’attuazione di una “didattica personalizzata”, come previsto dalle Avvertenze.    

Occorre tener conto del fatto che la prova orale dura complessivamente 45 minuti, di cui 35 sono destinati alla lezione simulata e 10 al colloquio, immediatamente successivo, nel quale vengono discussi i contenuti e le scelte didattiche e metodologiche effettuate dal candidato nella lezione simulata.

È importante dunque dimostrare la padronanza non solo – ovviamente – dei contenuti disciplinari oggetto della lezione, ma soprattutto della “mediazione didattica” di tali contenuti nel concreto contesto di una classe.

Rispetto al passato, insomma, il buon esito del concorso dipenderà assai di più dalla capacità didattica dimostrata dal candidato nel particolare tipo di prova orale previsto nel bando 2016 che dalla sua padronanza dei contenuti disciplinari.