Il ‘mondo del lavoro’ con cui scuola e università devono interagire non è rappresentato solo dalle ‘imprese’

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa risposta di Giunio Luzzato a un precedente intervento di Giocondo Talamonti, sul rapporto tra mondo della scuola e mondo del lavoro.

Invitiamo altri lettori interessati a intervenire sul tema, o a offrire nuovi spunti di dibattito, a scriverci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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Il “mondo del lavoro” con cui scuola e università devono interagire non è rappresentato solo dalle “imprese”


Nel contributo di Giocondo Talamonti “Discutiamo di scuola, formazione e università”, come in molti interventi sul tema dell’auspicata maggiore interazione della scuola con il mondo del lavoro, quest’ultimo viene di fatto identificato con la impresa. Ciò è non solo sbagliato perché restrittivo, ma anche controproducente perché dà spazio a devianti polemiche paraideologiche sulla necessaria autonomia della cultura, sul pericolo di condizionamenti “capitalsitici”, etc.

Si veda, ad es., il caso del Liceo classico (così come dei Corsi di Studio universitari “umanistici”). Chi si oppone a realizzare anche in questo ambito alternanza scuola-lavoro, o eventualmente presenza di esperti esterni nel corpo docente, avrebbe meno argomenti se fosse sempre evidenziato che il mondo del lavoro comprende i Musei, le Sovraintendenze alle Belle Arti, gli Archivi delle istituzioni pubbliche, le Biblioteche dei Comuni.

Giunio Luzzatto