Toccafondi e Puglisi a studenti, sull’alternanza sbagliate

Ragazzi pensate con la vostra testa, c’è in gioco il vostro futuro. Non cedete a facili slogan di qualche nostalgico del 68′, a qualche ‘cattivo maestro’ che con parole d’ordine false aizza la vostra protesta, a rimetterci siete solo voi stessi e il sistema scolastico di cui siete la parte fondamentale“. Così, il Sottosegretario al Miur Gabriele Toccafondi, commenta le manifestazioni studentesche contro la riforma della scuola svoltesi oggi in molte città d’Italia.

Quanto all’alternanza scuola-lavoro, uno dei bersagli polemici degli studenti (non molti, in realtà) che hanno protestato, Toccafondi ha detto che “non vogliamo svendere la scuola ai privati, vogliamo piuttosto preparare i giovani ad affrontare il mondo del lavoro attraverso competenze tecniche specifiche e valide. Per questo dentro la Buona Scuola rendiamo obbligatoria l’alternanza nel triennio per 400 ore nei tecnici e professionali e 200 ore nei licei, ci sono 100 milioni per organizzare corsi di formazione per la sicurezza sui luoghi di lavoro rivolto ai ragazzi, per la formazione dei tutor che seguiranno i ragazzi e  45 milioni per nuovi laboratori aperti e legati al territorio”.

Anche Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd, si rivolge direttamente agli studenti: “Cari studenti che manifestate nelle piazze italiane, l’alternanza scuola lavoro non è sfruttamento del lavoro minorile, ma una fondamentale esperienza formativa che tutti i vostri coetanei d’Europa già compiono da tempo. Dovete essere pagati per fare questa esperienza? No, come non siete pagati per studiare. L’alternanza scuola lavoro, più che un dovere è un vostro diritto“.

E comunque, aggiunge la parlamentare, “a garanzia della qualità dell’esperienza formativa di alternanza scuola lavoro abbiamo accolto nella legge 107 la proposta fatta proprio dalle organizzazioni studentesche della ‘carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza’”.