Scelta entro il 14 agosto. La Lega portavoce delle preoccupazioni dei precari

A dieci giorni dal termine ultimo per presentare domanda, indicando in ordine di preferenza le cento province italiane, si registra un certo disorientamento tra i docenti interessati alla scelta.

La novità della procedura sta preoccupando molti insegnanti, nonostante il ministero, attraverso le FAQ, fornisca chiarimenti e rassicurazioni.

Di questa situazione di comprensibile preoccupazione per una scelta che può cambiare la vita di molti aspiranti, si fa portavoce la Lega.

«Una migrazione forzata di massa, soprattutto da sud a nord, contro la stessa volontà degli insegnanti. Danno l’impressione di avere quest’obiettivo i messaggi ambigui del Governo sul piano di stabilizzazione previsto dalla legge 107/15 sulla scuola».

Lo afferma Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega Nord.

«Entro il 14 agosto – spiega Pittoni – i precari devono decidere se presentare o meno domanda per partecipare alle fasi B e C del piano straordinario di assunzioni.

Unico appiglio: la possibilità di indicare, in ordine di preferenza, tutte le province italiane. Ma non c’è via d’uscita dal doverle indicare tutte e dal dover accettare, una volta presentata la domanda (pena la cancellazione dalle graduatorie), anche quella meno desiderata. E la scelta è diventata ancora più difficile dopo che il ministero dell’Istruzione, nelle FAQ pubblicate il 28 luglio, rispondendo a chi chiede se avrà conseguenze non presentare la domanda, ha utilizzato la formula "rimarrà in graduatoria fino alla loro soppressione", invece che "fino al loro esaurimento".

Cosa – conclude Pittoni – che molti precari interpretano come un vero e proprio atto intimidatorio, nonostante la successiva smentita verbale del ministro».