Salvatore Giuliano: lo sciopero del 5 maggio è sbagliato

Il principio dell'autonomia responsabile è sacrosanto

Sulla figura e sulle competenze assegnate al dirigente scolastico dal Ddl ‘La Buona Scuola’ riportiamo l’opinione del prof Salvatore Giuliano, dirigente scolastico dell’istituto ‘Majorana’ di Brindisi, ideatore del progetto Book in Progress, candidato  al CNPI  in rappresentanza dell’ANP.

Preside, anche lei teme che i nuovi poteri attribuiti al dirigente scolastico dal ddl ‘La Buona Scuola’ possano dare luogo ad una deriva autoritaria o clientelare della scuola italiana?

Assolutamente no. Molte delle funzioni che da più parti vengono indicate come ‘poteri inquietanti’ sono già previste da norme di legge vigenti. Si tratta evidentemente di attuare un principio sacrosanto: ‘Autonomia Responsabile’. Un sistema che basandosi sulla valutazione dei risultati e dell’operato di tutti gli operatori del mondo della scuola  possa contribuire al suo miglioramento. Una proposta che preveda una rendicontazione mi sembra una proposta da Paese serio e normale.

Quindi, è un problema di “sistema” e non di possibili comportamenti “devianti”?

La differenza, come sempre, la fanno le persone. Occorre prendere consapevolezza che l’operato di tutti deve essere rendicontato. Una rendicontazione che abbia come scopo quello di attivare un’azione di miglioramento continuo non è più rinviabile.

Cosa pensa dello sciopero del 5 maggio?

E’ un diritto sacrosanto scioperare. Spero che le motivazioni dello sciopero non risiedano in una opposizione al cambiamento necessario per migliorare il nostro sistema educativo. il DDL ‘La Buona Scuola’ prevede il più grande piano di assunzioni nella scuola pubblica mai realizzato e l’introduzione di un concetto di responsabilità che per troppi anni è mancato nel nostro sistema educativo. Di fronte a questo cambiamento mi risulta molto difficile condividere le ragioni dello sciopero.