Il superamento dei concorsi e l’acqua tiepida…

Torniamo sul tema delle assunzioni della Buona Scuola, pubblicando questa lettera aperta al premier Matteo Renzi, scritta da Marco Borghi, che parla delle graduatorie di merito del concorso.

Invitiamo altri lettori interessati a intervenire sul tema, o a offrire nuovi spunti di dibattito, a scriverci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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Gentile Matteo Renzi,

le scrivo per parlarle dell’acqua tiepida. Come parlarmi dell’acqua tiepida? – dirà lei. Sì, dell’acqua tiepida. L’acqua tiepida, fatte salve alcune sorgenti termali, non esiste in natura. È data dalla miscela di acqua fredda e acqua calda.

Le assunzioni nella scuola sono uguali. Si assume un professore dalle graduatorie a esaurimento, l’acqua fredda (o calda, scelga lei), e un professore dalle graduatorie di merito, l’acqua calda. Un rubinetto e un rubinetto.Una goccia e una goccia. Acqua sempre tiepida.

Poi, se l’acqua calda finisce, vado avanti con l’acqua fredda e basta.

Gentile Matteo Renzi, sono Marco Borghi. Fino a ieri mi sono riconosciuto nella definizione di idoneo all’ultimo concorso docenti 2012. Ma sa che cosa le scrivo? Che noi idonei non esistiamo. Non esistiamo! Non esistiamo! Glielo dico io che sono tra i primi ad avere usato questo nome. Nella legislazione scolastica, la parola idonei non esiste.

Esistono le graduatorie a esaurimento e le graduatorie di merito concorsuali. Acqua fredda e acqua calda. Insieme, acqua tiepida.

In coda al Consiglio dei Ministri dello scorso 12 marzo, lei ha detto che gli idonei non vanno assunti, perché non hanno vinto il concorso, per cui vanno assunti solo i vincitori. Ma noi idonei, mi creda, non esistiamo. Esistono le Gae e le graduatorie di merito. Acqua fredda e acqua calda. Necessarie entrambe, per l’acqua tiepida.

Noi siamo nelle graduatorie di merito. Finché ci sarà bisogno di insegnanti a scuola, per almeno tre anni dobbiamo essere assunti. Siamo le risorse più fresche, risultate più preparate nel concorso più selettivo nella storia dei concorsi a cattedra. Non ci disperda.

Perché siamo acqua calda. Con acqua fredda, acqua tiepida.

Cordialmente,

Marco Borghi