La Buona Scuola tra indiscrezioni e proteste

Secondo iI quotidiano online Repubblica.it nella bozza del decreto “La buona scuola” che dovrebbe essere varato dal Consiglio dei ministri di venerdì 27 sarebbe prevista l’assegnazione a ciascun istituto di un organico aggiuntivo costituito da due fino a cinque insegnanti in più.  Il calcolo sarebbe uscito, riferisce il quotidiano, “dall’incontro tra tecnici del ministero dell’Istruzione e dirigenti del Pd scuola”.

Le indiscrezioni sul decreto hanno scatenato le proteste dei sindacati, ai quali nell’incontro del 16 febbraio non erano state date informazioni in merito, malgrado le insistenti richieste rivolte al Miur. Un comportamento definito “scandaloso” da Rino Di Meglio (Gilda), mentre Francesco Scrima invita il governo a rendersi conto “che non può giocare su numeri dietro ai quali ci sono le persone e i loro destini”. Ancora più critico l’Anief e, sul fonte politico, il Movimento 5 Stelle.

I precari sarebbero presi (e stabilizzati) da tutte e tre le graduatorie esistenti: dalle Gae provinciali a esaurimento ma anche dalle seconda e terza fascia delle graduatorie di istituto.

I quasi 120mila supplenti Gae che, a vario titolo, hanno fatto supplenze nelle scuole italiane, sarebbero assunti tutti. Ad essi si aggiungerebbero i precari che hanno fatto supplenze per almeno 36 mesi su un posto vacante, come stabilito dalla sentenza della Corte di giustizia europea dello scorso 26 novembre, e circa 10 mila idonei del concorso 2012 non ancora in cattedra.

Ma resterebbero fuori almeno centomila aspiranti insegnanti della seconda e il doppio della terza (tra loro chi si è abilitato con il tirocinio Tfa e il percorso speciale del Pas)”: per loro ci sarà il nuovo concorsone a 40.000 posti nel 2016. Ma il decreto potrebbe aumentare tale cifra.