Mattarella, ex ministro PI, in pole position

Un amico della scuola

Il candidato ufficiale del Pd per la presidenza della Repubblica è dunque Sergio Mattarella, giudice costituzionale, già ministro dell’Istruzione nel 1990, quando promosse la Conferenza nazionale sull’autonomia delle scuole insistendo perché se ne parlasse al plurale – “scuole” – proprio per sottolineare non solo l’autonomia ma anche la responsabilità delle singole scuole. Mattarella, da ministro della PI, avviò gli studi di fattibilità per la creazione di un sistema nazionale di valutazione e sostenne i lavori della commissione Brocca per la riforma della scuola secondaria superiore. 

Il suo nome è stato fatto oggi da Matteo Renzi, che lo ha presentato come candidato unico del Pd per l’incarico: “Ora tocca a noi. Oggi è l’occasione per cancellare lo smacco del 2013“, ha detto il premier-segretario. Tutti i 460 grandi elettori dem hanno detto sì, compresa la sinistra interna. Anche Sel, Scelta Civica ed altri si sono espressi favorevolmente. Per Berlusconi e Alfano non sembra esserci altro spazio di trattativa, e comunque la biografia politica, professionale e personale di Mattarella costituisce a nostro avviso una garanzia di competenza ed equilibrio per tutto il sistema politico e istituzionale.

Quindi le premesse per l’elezione di Mattarella ci sono. E se sarà lui a succedere a Giorgio Napolitano possiamo essere sicuri che sarà un amico della scuola.