Giannini: L’azzeramento degli scatti di anzianità è negoziabile

L’idea di un azzeramento totale degli scatti di anzianità, da cui si parte volutamente nella Buona scuola per dare un messaggio forte in questa direzione, è un punto sicuramente da discutere e negoziabile“. Lo ha affermato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a conclusione di un’audizione su un affare assegnato alla Commissione Istruzione al Senato sul tema della scuola.

Tra i punti a confronto, ha spiegato il ministro, c’è anche “la ricaduta della valutazione delle carriere sui meccanismi stipendiali“, che “resterà in dibattito. Ma era già scritto nella nostra programmazione anche di negoziazione politica. È stato anche il punto più dibattuto nell’esito della consultazione” di due mesi sulla Buona scuola. In Commissione, ha aggiunto, “ho ribadito che è importante per me che il criterio del merito sia e rimanga dominante e concretamente trasferibile e quantificabile nell’avanzamento in carriera e negli aumenti stipendiali“. Ma “l’idea di un azzeramento totale degli scatti di anzianità è un punto sicuramente da discutere“.

In generale, ha constatato il ministro, tra le proposte della Commissione e il Governo c’è “piena sintonia“: i senatori “mettono in risalto, tra le altre cose, l’importanza prioritaria dell’autonomia scolastica attraverso una serie di strumenti, sulla cui attuazione si chiede l’impegno del governo, e la maggiore flessibilità curriculare all’interno delle scuole, con un possibile percorso formativo personalizzato dello studente: è uno degli obiettivi della Buona scuola, fermo restando l’importanza dell’impianto strutturale delle discipline e dei contenuti che devono continuare ad assegnare competenze di base solide“.

La Commissione, ha aggiunto Giannini, punta anche “sull’importanza delle attività di orientamento dalla secondaria di primo livello e di secondo livello. È mia responsabilità attivare anche un orientamento nella parte finale della secondaria di secondo livello, che possa diventare strumento per evitare alcuni squilibri, come nel caso di medicina“. “Molto apprezzata” dai senatori “anche l’alternanza scuola-lavoro, che si chiede di estendere anche agli indirizzi liceali“. E poi si parla di “formazione e valutazione. La Commissione chiede che quest’ultima sia ispirata al principio di equità e noi siamo assolutamente d’accordo: servono criteri chiari, trasparenti, comparabili sul piano internazionale, che non scatenino concorrenza tra gli insegnanti ma un’attività cooperativa che dia competizione maggiore al singolo istituto e alla singola carriera“.