Convegno sul Metodo Montessori a Cinisello Balsamo (MI) il 29/11

L’Associazione Montessori Scuola Pubblica promuove il convegno “I maestri della periferia. IL Metodo Montessori nella scuola pubblica”, che si terrà il 29 Novembre alla Scuola A. Costa di Piazza Costa 23, Cinisello Balsamo (MI), ed è rivolto agli insegnanti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

ll convegno è organizzato in collaborazione con Università degli Studi di Milano-Bicocca e patrocinato da Regione Lombardia, Opera Nazionale Montessori, Rete Montessori Milano, comuni di Cinisello Balsamo, Monza, Nova Milanese, Lissone, Sesto San Giovanni, Associazione Montessori Trento, Associazione Montessori Parma, Associazione Montessori Brescia.

L’associazione Montessori Scuola Pubblica è nata nell’estate 2014 dall’incontro fra tre gruppi di genitori (Montessorinbrianza, Montessori a Sesto, Montessori a Cinisello) i quali si stavano impegnando nello stesso progetto volto a sostenere l’inserimento di classi/sezioni a metodo Montessori nelle scuole statali. 

Il Convegno si inserisce quindi nell’insieme di attività programmate per supportare tale finalità.

M. Montessori ha sempre sostenuto che “le mani sono l’organo dell’intelligenza”, alludendo alla naturale tendenza del bambino a esplorare la realtà che lo circonda con il proprio corpo. Fare e sperimentare, non apprendere il segreto della vita leggendo o ascoltando. L’apprendimento nel Metodo Montessori passa sempre, se non esclusivamente, dalla sperimentazione pratica, concreta, attraverso l’uso dei materiali; anche per questo riveste tanta importanza la preparazione dell’ambiente che deve già contenere, non tanto gli stimoli, ma le risposte che sta cercando il bambino. Per questo montessoriana lavora e interviene soprattutto sull’ambiente e non più esclusivamente e direttamente sul bambino. Questa prospettiva scardina il sistema di insegnamento frontale che vede un maestro spiegare, per lo più alludendo a concetti astratti, mentre il suo uditorio di bambini deve apprendere attraverso l’ascolto. Per questo si propone agli insegnanti che parteciperanno al Convegno di avvicinarsi ad un metodo in cui il maestro parla alla periferia del bambino: alle sue mani, ai suoi sensi, alla sua natura motoria, alla fiducia nella sua capacità di fare. Nello specifico caso di questo convegno poi, il titolo è ancor più pertinente poiché il termine “periferia” gioca sul doppio senso concettuale, la periferia come centro per eccellenza dell’apprendimento del bambino e la periferia in senso geografico, giacché gli istituti coinvolti nell’iniziativa si collocano in un territorio “di periferia”.

La periferia che si configura anche come un terreno di prova, dove più evidente e urgente è la riflessione sulle capacità della scuola di far fronte ad una società in rapida evoluzione, ad una composizione sempre più eterogenea dei gruppi classe, ad istanze forti di integrazione culturale, sociale e linguistica; problematiche tutte che mal si accompagnano alle incalzanti richieste performative e di risultato alle quali i maestri devono rispondere attraverso il rendimento dei propri alunni.