Snals Confsal: Il governo non può cancellare gli scatti di anzianità

A Roma, questa mattina, i sindacati della scuola hanno presentato i risultati dell’operazione nazionale ‘#sbloccacontratto’, grazie a cui sono state raccolte finora 250.000 firme del personale scolastico. “Un modo per far arrivare al premier Renzi, cui sono stati consegnati gli scatoloni con le firme, la voce di chi nella scuola lavora“, spiega una nota dello Snals Confsal.

Oltre a dar voce alle giuste motivazioni di protesta contro alcune proposte contenute nella legge di stabilità e nella “buona scuola”, lo Snals-Confsal rivendica per i lavoratori della scuola il diritto di ottenere il rinnovo del contratto e di mantenere gli scatti di anzianità. “Il governo non può – secondo il sindacato autonomo – cancellare questi ultimi per attribuire imprecisati e difficilmente attribuibili scatti di merito a una platea più ridotta, con l’ulteriore aggravante che i primi verrebbero cancellati da subito e i secondi partirebbero tra 5 anni con, in mezzo, un altro bel taglio lineare agli insegnanti e agli Ata! Sotto la magica parola di merito, in realtà, c’è ben altro“.

Inoltre, lo Snals-Confsal, “ovviamente favorevole alla stabilizzazione per 148mila lavoratori annunciata da Renzi per il 2015“, evidenzia “come la comunicazione governativa stia facendo passare come investimento ciò che in realtà corrisponde a 3 miliardi di risparmi per le casse dello Stato tra cancellazione della ricostruzione di carriera per i neoimmessi in ruolo e non riconoscimento per tutti dell’anzianità“.