La Cgil replica a Puglisi (Pd): studia…

Immediata controreplica della Puglisi

A chi dice che prendiamo lucciole per lanterne chiederei di leggere attentamente i contenuti della legge di stabilità e di spiegare se è accettabile il gioco delle tre carte sui sistemi della istruzione, formazione e ricerca”. La replica del segretario generale della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo, alla responsabile scuola del Pd Francesca Puglisi, che aveva accusato la Cgil di “vendere lucciole per lanterne”, è puntigliosa.

Nel testo definitivo del disegno di legge di stabilità 2015, nota Pantaleo, vengono confermati lo stanziamento di un miliardo per la stabilizzazione di una parte dei precari della scuola e anche i pesantissimi tagli a scuola, università, ricerca e afam. In realtà si tolgono risorse consistenti in tutti i comparti della conoscenza per recuperare il miliardo“.

Per il sindacalista, “le scuole rischiano il caos mentre la ministra Giannini vende fumo a proposito del Piano buona scuola. Si bloccano i rinnovi dei contratti del pubblico impiego anche per il 2015 e all’orizzonte c’è la cancellazione degli scatti di anzianità per la scuola.  Si continuano a tagliare risorse per il diritto allo studio ma si stanziano 200 milioni per le scuole non statali“.

Il segretario della Flc Cgil coglie l’occasione per ricordare la manifestazione di sabato 25 che “vedrà una forte partecipazione di tutti i comparti della conoscenza a sostegno della piattaforma della Cgil e per rivendicare un radicale cambio di rotta rispetto ai contenuti della legge di stabilità”. Protesta che il sindacalista pone in continuità “con la manifestazione unitaria dell’8 novembre per il rinnovo dei contratti pubblici”. “E poi lo sciopero”, conclude Pantaleo.

Controreplica della Puglisi: “E’ veramente singolare sentir minacciare agitazioni quando il Governo Renzi con “La buona scuola” ha aperto una fase di ascolto in cui chiede anche proposte. Il Partito Democratico sta promuovendo in tutta Italia centinaia di incontri, molto partecipati, segno che  finalmente il Paese si rimette in cammino riacquistando fiducia e soprattutto decidendo di restituire centralità all’educazione e all’Istruzione. Nella legge di stabilità ci sono le risorse per dare alle scuole gli insegnanti stabili che servono per migliorare la qualità dell’offerta formativa, alzare i livelli di apprendimento degli studenti, combattere la dispersione scolastica”.