I sindacati lanciano lo #sbloccacontratti

Raccolta di firme contro il blocco del contratto fino al 2018

Fino al 2018 nè anzianità nè merito. Non ci stanno i sindacati scuola, che promuovono unitariamente una raccolta di firme per sbloccare la situazione.

Ne dà notizia la Uil scuola, che offre il seguente quadro del problema: la proposta del governo prevede, per la scuola, un ulteriore blocco del contratto per il 2015 e la cancellazione degli scatti fino al 2019: dal 2015 non varrà più ‘l’anzianità’ e fino al 2018 non partirà il meccanismo degli aumenti per ‘merito’. Dunque nessun aumento, per nessuno, per altri tre anni. Retribuzioni ferme fino al 2019.

Secondo il sindacato questo meccanismo di riduzione per il triennio 2016–1018 vale oltre un miliardo di euro: “Tutto ciò è inaccettabile e contrasta con l’esigenza di riconoscere il valore del lavoro di chi ogni giorno fa funzionare la scuola. Se si vuole far partire un processo innovativo con il coinvolgimento del personale, bisogna partire dal riconoscimento del lavoro che ogni giorno di fa a scuola e rinnovare il contratto“.
Di qui l’iniziativa di partire dalle singole scuole, da insegnanti e personale Ata che ci lavora, con la raccolta firme #sbloccacontratto. 
I lavoratori della scuola “sono cittadini e non sudditi: diritti e doveri vanno regolati per contratto“, prosegue la nota. “Se venisse meno il necessario riconoscimento del valore del lavoro e si continuasse a tagliare sempre sulla voce retributiva, penalizzando due volte il personale della scuola,  con il contratto ancora bloccato e senza scatti né di anzianità, né di merito, si andrebbe verso una ampia serie di iniziative di protesta del personale della scuola, che, insieme agli altri sindacati scuola abbiamo deciso di intraprendere per far sentire la voce del personale: iniziative di mobilitazione e manifestazioni congiunte con le altre categorie del pubblico impiego e confederali, azioni di sciopero specifiche di settore, sciopero generale di tutto il lavoro pubblico“.