Dispersione scolastica, Save the Children: cambiare è possibile

La valutazione di impatto del programma condotta dalla Fondazione Giovanni Agnelli.

Sono stati resi noti questa mattina i risultati del programma “Fuoriclasse” per il contrasto alla dispersione scolastica di Save the Children, avviato nel 2012 a Napoli, Scalea e Crotone, in collaborazione con “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e il finanziamento di Bulgari e di Fondazione CON IL SUD. I dati sono stati presentati a Roma, in occasione dell’incontro promosso da Save the Children, alla presenza del Sottosegretario all’Istruzione, Università e Ricerca Roberto Reggi.

In Italia il numero di early school leavers – ragazzi e ragazze che si sono fermati alla terza media e fuori da qualsiasi altro percorso formativo – è molto alto: circa 110.000 giovani fra i 18 e i 24 anni nel 2013, pari al 17% in questa fascia di età. Una percentuale 7 punti sopra l’obiettivo Ue del 10% e che nel Sud Italia sale fino al 19,4% con un picco del 22,2% in Campania.

Ma il disagio scolastico, che può culminare nell’abbandono della scuola, si può battere, come dimostrano i risultati di questa iniziativa.

Il progetto di contrasto alla dispersione scolastica è stato valutato nel suo reale impatto da un ente esterno e accreditato – la Fondazione Giovanni Agnelli – che ha  confrontato i risultati ottenuti con i 750 bambini e adolescenti direttamente coinvolti nelle attività di Fuoriclasse con quelli di compagni appartenenti a classi e scuole non partecipanti. La comparazione ha rivelato che: gli ingressi in ritardo alle lezioni si sono quasi dimezzati, con una drastica diminuzione anche dei ritardatari cronici. Si sono anche sensibilmente contratte le assenze: gli alunni delle scuole medie hanno ridotto di ben 11 giorni le loro assenze su base annua anche in virtù di un rinnovato interesse delle famiglie per l’andamento scolastico dei figli. Infine, la maggiore regolarità nella frequenza comincia a dare i primi frutti anche i termini di rendimenti scolastici che per gli studenti delle medie migliorano del 4-6%.

Carattere innovativo ha avuto anche la valutazione del programma da parte della Fondazione Agnelli, curata da Gianfranco De Simone.

 “Nel nostro paese succede troppo spesso che la partenza di nuove sperimentazioni in campo educativo venga annunciata con grande enfasi, ma mai verificata concretamente negli esiti”, spiega Andrea Gavosto, Direttore della Fondazione Giovanni Agnelli. “Con la valutazione dell’impatto di Fuoriclasse, per la prima volta, abbiamo solidi riscontri fattuali: il programma ha prodotto risultati lusinghieri e per nulla scontati, data la criticità degli ambiti d’intervento. Inoltre, i risultati sono stati ottenuti spendendo all’incirca 350 euro all’anno per studente, una cifra contenuta e significativamente inferiore a quella sostenuta per analoghi interventi svolti negli anni scorsi. Non solo dai buoni risultati, ma anche dalla sostenibilità di Fuoriclasse crediamo che l’attore pubblico possa trarre utili indicazioni per le strategie future”.