Salvini (LN) chiede verifiche su malattie insegnanti

Replica Malpezzi (Pd): legga le linee guida di Renzi

Il ritorno a concorsi regionali per l’assegnazione delle cattedre e “verifiche a tappeto” sulle richieste di assenza per malattia degli insegnanti. A chiederlo è il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, nel corso dell’incontro con la stampa per “denunciare il fallimento della riforma scolastica targata Renzi“, svoltosi a Milano fuori da Palazzo Pirelli.

All’evento hanno partecipato anche diversi consiglieri regionali del Carroccio. Secondo Salvini “a pagare saranno i bambini, i presidi e lo Stato“. Infatti “rischia di essere il caos, con centinaia di classi scoperte perchè ci sono già centinaia di certificati di malattia o di assenza per riavvicinarsi a casa ad assistere i parenti disabili“.

Slvini, quindi, porta l’esempio di Milano, dove “su 174 nuovi assunti 174 vengono da fuori provincia“, e annuncia “una richiesta formale di verifiche a tappeto, casa per casa, di esistenza reale di queste malattie e di queste assistenze familiari. Altra cosa è la proposta di fare concorsi su base regionale, bisogna scegliere una sede e non ci si deve spostare da una provincia all’altra, adesso c’è la transumanza“.

Il problema, in ogni caso, “non è tra Nord e Sud, ci sono anche tanti insegnanti che per esempio dalla Puglia hanno scelto di trasferirsi a Milano e garantiscono continuità didattica“. Sull’argomento la Lega ha presentato 3 mozioni a Camera, Senato e in Regione Lombardia.

Al segretario della Lega Nord risponde Simona Malpezzi, deputata del Partito Democratico e componente della Commissione Cultura della Camera. “Capisco che Salvini abbia bisogno di risollevare le sorti del suo movimento che sta vivendo una fase asfittica ma prima di lanciare le sue proposte strampalate gli suggerirei di leggere le linee guida elaborate dal governo Renzi“.

Poi aggiunge: “Il Pd è, ovviamente, da sempre d’accordo con i controlli finalizzati all’accertamento dell’utilizzo improprio della legge 104, ma crediamo altresì che non risiedano qui i problemi della nostra scuola. Mentre Salvini chiacchiera di cose che non conosce noi stiamo provando a cambiare la scuola. Siamo ovviamente disponibili a discutere anche insieme a lui proposte concrete e costruttive“, conclude.