Quota 96, manifestazione al canto di ”Noi fuori e dentro voi”

Si sta avviando a conclusione in Piazza SS. Apostoli la manifestazione dei lavoratori della scuola ormai universalmente noti come Quota 96, “da più di due anni – scrivono gli organizzatori della manifestazione – ‘detenuti al lavoro’ a causa di un ‘errore tecnico’ della riforma previdenziale ‘Fornero’, determinato dal disconoscimento dell’anno scolastico, l’anno legale che regola le cadenze lavorative e le cessazioni dal servizio del Comparto Scuola”.

In virtù di questo errore – continuano i rappresentanti dei Quota 96 –, ai quattromila lavoratori della scuola che maturavano i loro requisiti pensionistici nell’anno scolastico 2011/2012 sono state applicate, invece che le norme vigenti all’inizio dell’anno scolastico cui sono per legge vincolati, quelle, assai più severe, intervenute quattro mesi dopo, con un effetto illecitamente retroattivo”.

La manifestazione, promossa dai Lavoratori della scuola autorganizzati di Quota 96, dai Precari uniti contro i tagli, e dagli idonei del concorso 2012, ha visto la partecipazione dei vincitori senza cattedra dell’ultimo concorso, e trovato l’adesione di Cobas Scuola, Flc Cgil, Uil Scuola, Gilda degli Insegnanti e Usi-Ait.

Il momento più significativo della manifestazione è stato un ideale passaggio di consegne generazionale tra docenti desiderosi di andare in pensione (i Quota 96 appunto) e (sicuri e possibili) futuri docenti (vincitori e idonei all’ultimo concorso indetto nel 2012, e precari), al canto di “Ora basta, tocca a noi/Noi fuori e dentro voi”.

Alla manifestazione hanno praticamente dato la loro adesione esponenti di praticamente tutte le formazioni politiche, ma alle volte l’unanimità in democrazia pare non bastare.