Aprea e sindacati (del Nord): bloccare le graduatorie provinciali

Ha fatto impressione la notizia che nelle scuole di Milano su 245 nuove assunzioni nella scuola primaria 241 andranno a esterni, e che di quei 241 ben 209 siano meridionali: 116 siciliani, 54 campani, 21 pugliesi e 18 calabresi.

L’assessore all’Istruzione della Regione Lombardia, Valentina Aprea, ha annunciato che proporrà  ai colleghi assessori di altre regioni “una piattaforma di impegni concreti da presentare al governo Renzi per poter risolvere il problema”, poiché  “la situazione è intollerabile per tanti precari del Nord che vedono bruciate non solo le loro aspettative di immissione in ruolo ma spesso anche la sola possibilità di svolgere una supplenza per il prossimo anno, scavalcati dai precari migranti con elevati punteggi”. Ma intanto chiede come misura d’urgenza di bloccare le graduatorie provinciali per impedire quella che è percepita come una vera e propria invasione.

La novità è costituita dal fatto che questa volta i sindacati, almeno quelli lombardi, convergono di fatto sulla richiesta dell’assessore. Per Massimiliano Sambruna della Cisl “chi si ritrova retrocesso nelle graduatorie prese d’assalto da chi arriva dal Sud giustamente si ribella”, mentre Caterina Spina della Cgil scuola aggiunge che “non si può di punto in bianco stravolgere la vita e le aspettative di chi da anni è in attesa di un posto fisso”.

Convergenze insolite e soprendenti, provocate da una situazione talmente penalizzante per i docenti del Nord aspiranti alla stabilizzazione da aver spinto perfino un autorevole collaboratore de Il Fatto quotidiano, come Tuttoscuola ha notato e riferito nei giorni scorsi, a ipotizzare addirittura il reclutamento diretto dei docenti da parte delle scuole. Proposta che incontrerebbe certamente il favore di Valentina Aprea.