Orario dei docenti, il senso dei paragoni con gli altri Paesi

Dal lettore Dario Sebastiano Pagano abbiamo ricevuto un’email, che di seguito pubblichiamo, che ipotizza una nostra contraddizione tra due nostri articoli sul tema della riforma dell’orario di lavoro dei docenti. Segue una nostra risposta.

Invitiamo altri lettori interessati a intervenire sull’argomento, o a offrire nuovi spunti di dibattito, a scriverci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

Nel Vostro articolo dal titolo Se 36 ore vi sembran troppe…”, trovo un’affermazione “strana” che riporto di seguito: “Solo la Cisl scuola ammette, in un suo studio, che all’estero in molti casi alle ore di lezione frontale vanno aggiunte quelle di presenza a scuola per altre attività, fino a 40 ore”.

Tale affermazione è palesemente in contrasto con quanto da Voi pubblicato il 3.7.2014 nell’articolo Cisl scuola: ecco quante ore si lavora in Europa”. In tale articolo, tra i dati Cisl, si nota che solo in Olanda il “numero TOTALE delle ore di lavoro” è di 40 e nel Regno Unito, una delle peggiori scuole pubbliche in europa, la “disponibilità complessiva di ore a scuola” è di 32.

Sempre in quell’articolo si riportano le ore di insegnamento in FINLANDIA, dove sono per la Scuola primaria 18 (in Italia 22+2), nella Scuola Secondaria di I° grado 16 ( in Italia 18) e nella Scuola Secondaria di II° grado 15 (in Italia 18). La migliore Scuola in Europa è quella presente in Finlandia, quindi verrebbe spontaneo, come conseguenza logica, guardare alla Finlandia.

In Italia, poi, le ore sono di 60 minuti, mentre in altri paesi sono di 45 o 50 minuti. Questo vuol dire che già così in ITALIA l’insegnamento nella Scuola Secondaria è di 22,30 unità orarie corrispondenti al tempo di insegnamento svolto negli altri paesi europei (31,15 circa  Scuola dell’Infanzia  e  27,30 Scuola Primaria, Scuola Italiana). In Finlandia, se le ore sono di 45 o 50 minuti, un insegnante insegna per un tempo corrispondente alle nostre 12 ore  o 13,30. Certamente occorrerebbe anche paragonare gli stipendi.

Ora, tornando alla Vostra affermazione presente nell’articolo “Se 36 ore vi sembran troppe…”, non capisco come la sola Olanda (numero TOTALE delle ore 40) possa consentire di dire “che all’estero in MOLTI CASI…”.  Nei dati si trova un solo caso.

Insegno da 22 anni e ritengo umiliante sentire membri di governo – senza aver mai “lottato” per cercare di vivere e di contribuire anche con sofferenza alla formazione/educazione dei nostri alunni, all’interno di un contesto scolastico, quale quello italiano, stimolante ma per niente semplice – dare ricette sradicate dalla realtà scolastica e prive di logica.

Il presidente RENZI farebbe meglio ad ascoltare la propria MOGLIE, insegnante in aspettativa, più che a dare spazio ad esperti scientifici che non conoscono neppure l’ODORE della Scuola italiana. 

Un saluto.

Dario Sebastiano Pagano

Copertino (Lecce)

Gentile professore,

grazie intanto per l’attenzione che ci dedica. Quanto alle sue obiezioni facciamo presente che la Cisl ha utilizzato, in pubblicazioni diverse, dati di fonte diversa: OCSE per le ore li lezione, Eurydice per l’orario di servizio. Le 40 ore dell’Olanda sono un caso limite. Comunque converrà con noi che il quadro informativo è gravemente insufficiente e ambiguo. Prima di tutto occorrerebbe disporre di dati certi, almeno quanto lo sono quelli riguardanti gli stipendi. Un cordiale saluto, e continui a leggerci!

La Redazione