Università: Giannini, cammino in salita

Parlare di collasso forse è eccessivo, ma piuttosto è un calo di pressione notevole dato che nei prossimi quattro anni ci saranno circa 10mila docenti che andranno in pensione. I vincoli che sono stati messi vanno ripensati“. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini a margine dell’inaugurazione del nuovo anno accademico del Politecnico di Torino a proposito dell’allarme sul turn over.

Questi vincoli sulla spesa sono stati in passato – ha aggiunto – un “necessario strumento di controllo dei bilanci da parte del ministero dell’Economia”. Se però vogliamo restituire autonomia agli atenei questo strumento “non è più adeguato. Una logica di budget su cui le Università si assumono la loro responsabilità gestionale e di reclutamento darebbe ossigeno e prospettiva per i giovani“.

Non sarà facile però, ha avvertito Giannini. “Abbiamo l’obiettivo di raggiungere nel 2020 il 40% di laureati, noi siamo al 18%, quindi abbiamo indicato l’obiettivo del 27%. E’ chiaro che si tratta di un cammino in salita e molto faticoso. Quello che possiamo e dobbiamo fare – ha sottolineato – è eliminare la categoria tutta italiana dei senza borsa e quindi rivisitare la politica delle borse di studio con un collegamento più proficuo con le Regioni per quanto riguarda il diritto allo studio di base, poi si deve anche lanciare una chance in più per le università che possono fare percorsi di eccellenza“.