Con le Province soppressi gli ex-provveditorati?

Dal 1° gennaio 2014, dovrebbe iniziare (il condizionale è d’obbligo quando si parla di riduzione dei costi della politica) l’operazione di smantellamento di 35 province che dovranno essere accorpate ad altre più vicine.

Si comincerà con l’azzeramento delle giunte delle amministrazioni provinciali cancellate, per poi passare nei mesi successivi alle elezioni per nominare i nuovi consigli provinciali dei territori accorpanti e accorpati.

Ma la scomparsa di quelle 35 province avrà un effetto domino su altre istituzioni statali organizzate in dimensione provinciale, a cominciare, ad esempio, dalle prefetture dove il prefetto svolge funzioni di rappresentante del Governo nel territorio della provincia. Una funzione che sarà trasferita al prefetto della provincia aggregante.

Dovrebbero seguire la stessa sorte altri uffici statali, come ad esempio, la direzione provinciale del Tesoro, preposta all’erogazione degli stipendi dei dipendenti statali, compresi quelli della scuola, che lavorano nelle varie sedi del territorio provinciale.

E gli uffici scolastici provinciali, denominati oggi UST, ieri USP, l’altro ieri CSA e dieci anni fa Provveditorati agli studi? Non avranno più ragione di continuare ad esistere, e scompariranno, dunque, con le province.

Oggi quegli Uffici scolastici svolgono prevalentemente funzioni delegate dagli Uffici scolastici regionali. Anche per loro, quindi, si prepara una diversa organizzazione territoriale con passaggio di funzioni ai vicini Uffici scolastici territoriali aggreganti.