Tuttoscuola: Scuola digitale

40 milioni da Miur e Regioni per la digitalizzazione della scuola

Imparare e insegnare con l’innovazione digitale. È questo l’obiettivo degli accordi stipulati oggi tra il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, e gli Assessori all’Istruzione di dodici Regioni Italiane: Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana e Umbria.

Quaranta milioni – 16 messi a disposizione dalle Regioni e 24 dal dicastero di viale Trastevere – è il valore dell’operazione che consentirà di assegnare complessivamente alle dodici regioni e al Veneto (quest’ultimo senza cofinanziamenti regionali) 5.906 Lim e pc per classe, 77.073 tablet per gli studenti e di attivare 2.764 Classi 2.0 e 17 Scuole 2.0.

Finora il limite è stato che le molte sperimentazioni avviate – ha spiegato il ministro presentando l’iniziativa in una conferenza stampa – sono rimaste nell’ambito della scuola, chiuse in un cassetto. L’obiettivo che ci poniamo invece è di condividere le esperienze per costruire un Paese migliore”.

Il ministro ha anche assicurato che nessuno “vuole in alcun modo sostituire gli insegnanti con i computer”, con riferimento a una norma relativa ai Centri scolastici digitali inserita nel decreto legge sull’innovazione. “Diversamente da come è stata erroneamente presentata, quest’azione – ha motivato Profumo – non vuole in alcun modo sostituire gli insegnanti con i computer ma, grazie al ricorso alle tecnologie, permette oggi a scuole che diversamente non esisterebbero, dato l’esiguo numero di studenti iscritti, di esistere; scuole che vengono collegate alla rete anche tramite postazioni satellitari. Quindi anche nelle più lontane e disagiate zone del Paese è possibile fare questa esperienza”.

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