A rischio l’intero piano triennale dei tagli di organico

Per salvare tutto il piano triennale di risparmio previsto dall’art. 64 della legge 133/2008, il Miur sarà costretto a presentare appello con urgenza al Consiglio di Stato contro le sentenze del Tar Lazio sugli organici.

Come Tuttoscuola ha riferito per prima la settimana scorsa, il Tar del Lazio, infatti, accogliendo i ricorsi di vari soggetti (Comune di Fiesole, Cgil-scuola e altri), ha annullato i decreti ministeriali n. 62 del 6 luglio 2009 e n. 55 del 6 luglio 2010, che a suo tempo avevano disposto gli organici del personale scolastico rispettivamente per gli anni 2009-10 e 2010-11.

Il motivo di annullamento, secondo il Tar, consiste in un vizio sostanziale di procedura, in quanto il Miur, in base ai nuovi principi di delegificazione, aveva seguito le indicazioni contenute nell’art. 64 della legge 133/2008 sulla razionalizzazione del sistema di istruzione, anziché seguire la procedura indicata dall’art. 22 della legge 448/2001 che prevede la preventiva consultazione delle Commissioni parlamentari.

La tesi del Tar che ha portato all’annullamento dei decreti interministeriali dovrebbe valere anche per gli organici relativi al 2011-12, terzo anno del triennio di tagli per la scuola.

Se, dunque, non dovesse arrivare una pronuncia favorevole da parte del Consiglio di Stato che legittimi la procedura seguita dal Miur, anziché quella indicata dal Tar, salterebbe l’intera manovra di risparmi sulla scuola, costringendo il governo a ricorrere ad interventi legislativi di emergenza.

Fiato sospeso, dunque, da parte dell’Amministrazione, mentre gli avversari politici e sindacali tifano per un verdetto favorevole alle sentenze del Tar.