Sciopero, cronaca di una giornata di tensione

Alla fine sono stati due i cortei che hanno manifestato a Roma, il primo della Cgil, di alcune sigle studentesche e del precariato, e il secondo della maggior parte degli studenti e delle organizzazioni del precariato più radicali.

I primi hanno sfilato da piazza della Repubblica verso piazza del Popolo, chiedendo più risorse in Finanziaria per i contratti e contro il precariato. Secondo il sindacato 100mila persone hanno aderito alla manifestazione a Roma; a Milano sono sfilati in 70mila, a Napoli in 10mila, a Bologna in 20mila, a Reggio Emilia in 10mila e a Modena in 5mila.

L’altro corteo, che dalla sede dell’università “La Sapienza” a piazzale Aldo Moro, avrebbe dovuto raggiungere il Ministero dell’Istruzione a viale Trastevere, è stato caratterizzato da tensioni e tafferugli a Roma tra studenti e polizia. In particolare, i manifestanti hanno rimproverano alle forze dell’ordine il divieto a sorpresa di raggiungere il Ministero, e l’uso delle cariche e dei manganelli, e hanno reagito improvvisando un nuovo corteo non autorizzato verso viale XX settembre, davanti al Ministero dell’Economia.

D’altra parte, il Ministero dell’Istruzione è stato comunque raggiunto dagli studenti delle scuole superiori romane, che, partiti da Piramide, dopo una serie di contrattazioni con le forze dell’ordine, sono invece riusciti a raggiungere viale Trastevere.

A Milano, oltre 5000 studenti delle scuole medie superiori hanno sfilato per le vie del centro del capoluogo lombardo in occasione del ‘no Gelmini day’. Il corteo ha rivendicato la distruzione di un gazebo della Lega Nord, avvenuto nella prima mattinata.

Momenti di tensione si sono registrati anche nel centro di Torino per il corteo organizzato dagli studenti contro la riforma scolastica.

Per quello che riguarda le adesioni allo sciopero, si segnala il consueto imbarazzante divario tra i dati del sindacato e quelli ministeriali. Il segretario generale della Fp Cgil, Carlo Podda, ha riferito che oltre la metà dei lavoratori pubblici ha aderito allo sciopero. “Secondo i nostri dati hanno aderito tra il 50 e il 60% dei lavoratori” ha detto. Il segretario organizzativo dell’Flc-Cgil Maurizio Lembo ha invece informato che tra i lavoratori della scuola l’adesione è del 30%. Il segretario generale della Flc, Domenico Pantaleo, ha commentato il dato, affermando che “se confermato è ottimo. Siamo soddisfatti“.

Le cifre fornite dal dipartimento della Funzione pubblica si fermano al 9,70% di adesioni, alle ore 15,00.