2008. Un anno di scuola dalla A alla Z

Cari lettori,

speriamo di fare cosa gradita inviando, come consuetudine, il riepilogo dei principali avvenimenti che hanno riguardato la scuola italiana nell’ultimo anno.

Con l’occasione porgiamo a tutti i migliori auguri per un buon 2009!

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UN ANNO DI SCUOLA DALLA A ALLA Z

Fatti, avvenimenti e persone – Consuntivo del 2008


A cura di TUTTOSCUOLA

A

Assenteisti

(Giugno 2008) – Nel decreto legge 112/2008 relativo alla manovra finanziaria per contenere drasticamente la spesa pubblica nelle diverse Amministrazioni statali e territoriali, uno specifico articolo dispone regole severe per il controllo delle assenze per malattia, prevedendo anche per i primi dieci giorni di assenza la non corresponsione del salario accessorio.

La disposizione, voluta dal ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, intende dissuadere i dipendenti assenteisti, compresi quelli della scuola, dall’abusare dei diritti previsti dalle norme contrattuali.

Nei primi mesi di applicazione, secondo dati forniti dalle varie amministrazioni pubbliche, le assenze si riducono drasticamente.

B

Bastico

(Aprile 2008) – Il vice ministro all’istruzione del Governo uscente, Mariangela Bastico, si confronta con l’on. Valentina Aprea, già sottosegretario con il ministro Moratti, in un confronto organizzato da Tuttoscuola.

Secondo la Bastico “serve un patto per la scuola tra le principali forze politiche, gli enti locali, i sindacati, le famiglie e la società organizzata”, sottolineando che “ci vogliono almeno sette-otto anni per ottenere risultati efficaci nell’innovazione del sistema di istruzione”.

La Aprea si dice d’accordo per questa intesa, “a condizione che al centro delle scelte si metta l’alunno e che l’intesa sia nell’ottica della sussidiarietà”, un principio su cui la stessa Bastico conviene.

Nel corso del confronto emergono numerosi punti di convergenza sui problemi che affliggono la scuola italiana.

Stop al carosello degli insegnanti: ogni anno un terzo degli studenti cambia almeno un insegnante. Su questo punto le rappresentanti delle due maggiori forze politiche assicurano modalità nuove per stabilizzare il personale e ridurre la mobilità.

Sul ruolo del sindacato si registrano diversità di opinioni: “è la vera forza conservatrice della scuola italiana”, afferma Valentina Aprea, mentre la Bastico si esprime per “soluzioni condivise, come già sottoscritto nel memorandum Governo-sindacati del giugno 2007”.

B

Brunetta

(Giugno 2008) – Si può avere torto e ragione nello stesso tempo. E’ quello che succede al ministro Brunetta nella sua battaglia campale anti-fannulloni. Una battaglia che proprio perché campale lo induce a sparare nel mucchio, senza fare distinzioni.

Ha torto, il ministro, quando non riconosce (o non sottolinea abbastanza) che tra le varie categorie di pubblici dipendenti quella degli insegnanti è tra quelle con più basso tasso di assenze. Ha ragione, invece, nel chiedere misure drastiche e rapide a carico dei fannulloni conclamati, che sono particolarmente dannosi se sono insegnanti.

C

Classi ponte

(Ottobre 2008) – Con soli dieci voti di differenza passa alla Camera una mozione proposta dalla Lega per le classi “d’inserimento” per bambini extracomunitari. Il testo passa con una diversa denominazione: non più “classi ponte”, come originariamente indicato nella mozione, ma appunto “classi di inserimento”. Per l’opposizione si tratta di “una regressione culturale prima ancora che politica”. Il testo approvato a Montecitorio impegna il governo a “rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola di ogni ordine e grado, previo superamento di test e specifiche prove di valutazione”.

La mozione prevede altre misure per la formazione delle classi con stranieri.

Il ministero dell’istruzione per il momento ignora di fatto la mozione, perché in contrasto con le norme in materia di immigrazione, previste dall’articolo 45 del DPR n. 394/1999.

D

Debiti

(Luglio 2008) – Il recupero dei debiti è il tormentone dell’estate per migliaia di studenti degli istituti superiori e per i loro insegnanti.

Il ministro Fioroni aveva previsto e finanziato corsi di recupero per saldare i debiti scolastici prima del nuovo anno scolastico; il ministro Gelmini conferma le disposizioni come atto dovuto, compreso lo stanziamento di 57 milioni di euro per i corsi estivi di recupero.

Per i professori i corsi compromettono le ferie anche se per ogni ora prestata c’è per loro un compenso di 50 euro.

Aumentano del 2% rispetto all’anno scorso gli studenti non ammessi all’anno successivo nella scuola secondaria superiore. Dopo le prove di verifica di fine agosto il totale degli studenti non promossi per l’anno 2007/2008 si attesta al 16,2% del totale, mentre nell’anno scolastico 2006/ 2007 i bocciati furono il 14,2%.
A giugno gli studenti promossi sono stati il 59,4% del totale, i non ammessi il 13,8% e quelli con giudizio sospeso il 26,8%. Circa il 6% degli studenti che hanno effettuato le prove di verifica a fine agosto sono stati bocciati, portando la percentuale dei non ammessi al 16,2%.
Gli studenti promossi nell’anno scolastico 2007/2008 sono stati, quindi, l’83,8% rispetto all’85,8% dell’anno scorso.

E

Ex-educazione civica

(Maggio 2008) – Uno dei primi interessi manifestati dal neo-ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini riguarda l’educazione civica, di cui vuole un rilancio qualitativo.

Vuole che diventi una specifica disciplina di studio, assegnata appositamente ad un docente ben individuato, con orario settimanale definito (un’ora) e valutazione specifica.

Ad agosto il consiglio dei ministri, su proposta della Gelmini, approva un disegno di legge sulla materia che viene denominata “Cittadinanza e costituzione”.

Temendo, forse, tempi eccessivamente lunghi per l’approvazione della proposta di legge, il ministro Gelmini fa inserire la norma in un decreto legge (quello dei voti e del maestro unico) per l’avvio in forma sperimentale per l’anno scolastico 2008-2009. L’applicazione va comunque a rilento e la sperimentazione di “Cittadinanza e Costituzione” partirà in forma diffusa dal 2009-2010.

F

Federalismo

(Dicembre 2008) Regioni a guida del centro-destra e Regioni governate dal centro-sinistra convergono nella critica ai piani di dimensionamento della rete scolastica messi a punto dal governo centrale. E lo fanno con argomenti abbastanza simili. L’assessore all’Istruzione della Regione siciliana, Antonello Antinoro, dice che la Regione si è “immediatamente mobilitata contro il decreto Gelmini” e ha deciso di ricorrere alla Corte Costituzionale contro il decreto.

L’assessore all’Istruzione della Regione Toscana Gianfranco Simoncini a sua volta dichiara che “sulla questione del dimensionamento le Regioni hanno unanimemente considerato non accoglibile la bozza di regolamento presentata dal governo perché ribadisce una serie di disposizioni che ledono la competenza delle Regioni“.

E’ chiaro che servono regole di sistema che, salvaguardando le prestazioni essenziali su tutto il territorio nazionale, affidino alle Regioni non solo il governo territoriale dell’offerta formativa, ma anche le relative risorse economiche, e la piena responsabilità sul loro impiego. Il 2009 sarà un anno decisivo per il federalismo.

G

Grembiuli

(Giugno 2008) – Il ministro dell’istruzione Gelmini plaude ad una proposta di legge per reintrodurre l’uso dei grembiuli nella scuola primaria.

La posizione del ministro – che comunque afferma la competenza in materia da parte delle istituzioni scolastiche autonome – divide il mondo della scuola e, soprattutto, quello della società civile.

Accanto alle posizioni critiche per il ripristino delle “divise” nella scuola, vi sono numerose voci di consenso per una proposta che, se pur non di grande importanza, potrebbe concorrere a ridare senso e serietà alla scuola.

Quello dei grembiuli fa il paio con il ritorno del voto anche nella scuola elementare e media e del voto di condotta con valore determinante per la promozione.

Il poeta avrebbe detto: “C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico”.

H

Husein Bolt

(Agosto 2008) – Alle Olimpiadi di Pechino irrompe la figura straordinaria del ventunenne giamaicano Husein (o Hussein, o Usain) Bolt, che vince i 100 metri battendo il record mondiale con facilità, allegria, ironia.

Allegria e ironia, proprio le caratteristiche che dovrebbe avere uno sport come l’atletica leggera, che una volta, bene o male (più male che bene) si praticava nelle scuole. E adesso?

I

Irregolari a Milano

(Gennaio 2008) – L’anno nuovo si apre con la questione delle scuole comunali dell’infanzia milanesi per le quali l’ammissione di bambini stranieri figli di clandestini o irregolari è preclusa in mancanza di regolarizzazione di residenza dei genitori.

Il ministro Fioroni diffida l’ex-ministro Moratti, ora sindaco di Milano e responsabile dell’esclusione dei bambini stranieri dalle scuole milanesi.

La Moratti resiste e respinge l’accusa di discriminazione.

Dopo un braccio di ferro che assume toni polemici e forti contrasti politici, il ministro dell’istruzione sospende il riconoscimento della parità scolastica delle scuole comunali milanesi e il cospicuo finanziamento statale con effetto dall’anno scolastico 2009-2010.

L’anticipata fine della legislatura e il cambio di Governo con avvicendamento al vertice del ministero fa cadere nel silenzio la vicenda, senza consentire di capire se la parità sia stata effettivamente revocata.

L

Licenziamento in tronco

(Giugno 2008) – «Ripenso il tuo sorriso» di Montale alla prova di italiano della maturità 2008. Secondo l’esperto ministeriale “nella prima strofa il poeta esprime, in una serie di immagini simboliche, da una parte la sua visione della realtà e dall’altra il ruolo salvifico e consolatorio svolto dalla figura femminile».

Non ci sono donne, invece in «Ripenso il tuo sorriso», che è infatti dedicata a un uomo, anzi, per la precisione, a un ballerino russo. La K riportata sulla poesia è la traccia che lo identifica: K. è il danzatore russo Boris Kniaseff, che Montale conobbe a Genova.

Oltre all’infortunio nella prova di italiano, anche una prova di inglese risulta errata.

Per il neo ministro Gelmini è troppo. Licenzia in tronco la coordinatrice ministeriale che per anni aveva controllato e guidato le prove dell’esame di Stato.

M

Miur

(Maggio 2008) – Con il nuovo governo ritorna il Miur, il ministero che, cambiando sigla, aveva aggregato cinque anni prima con il ministro Moratti, istruzione, università e ricerca.

Con il ministro Fioroni, nel 2006, la denominazione di “Miur” era stata cancellata per far posto, con un ritorno sollecitato dalla sinistra, al tradizionale MPI, il ministero della “pubblica” istruzione, anche per riparare al presunto affronto privatistico della Moratti (affronto di cui la Moratti non era responsabile, perché la denominazione di Miur era stata voluta anni dal precedente governo di centro-sinistra su proposta dell’ex-ministro Bassanini).

Questa volta, però, con il ministro Gelmini, la denominazione di Miur non ha scatenato polemiche per oltraggio al “pubblico”.

N

NCLB

(Novembre 2008) – Barack Obama vince le elezioni negli USA e promette di rilanciare la legge No Child Left Behind (NCLB), approvata nel 2001 con ampia maggioranza bipartisan, ma solo parzialmente attuata anche a causa delle intervenute difficoltà finanziarie del bilancio USA. Ora Obama si è impegnato a rifinanziare la legge soprattutto per quanto riguarda gli incentivi legati al conseguimento, da parte degli Stati, dei distretti e delle scuole, di obiettivi di maggiore  equità, compreso il sostegno ai meritevoli privi di mezzi. Sarebbe scritto anche nella Costituzione italiana…

O

Onda

(Ottobre 2008) – Le manifestazioni studentesche che per alcune settimane mandano in tilt il traffico nelle grandi città, svuotano istituti superiori e atenei e, soprattutto, diventano spina nel fianco del Governo e della sua maggioranza. Si identificano nell’ONDA, il movimento che aggrega gli studenti contrari alle riforme Gelmini.

Passati i provvedimenti sulla scuola, l’Onda continua a manifestare contro la riforma dell’università, ma il movimento perde di intensità con i primi consensi parlamentari sulla riforma universitaria. L’onda della protesta si spegne lentamente.

P

Prova nazionale

(Marzo 2008) – La norma (legge 176/2007) che introduce per la prima volta nell’esame di terza media una prova scritta nazionale, trova applicazione da parte del Miur che emana specifiche disposizioni alle scuole statali e paritarie in vista dell’esame di giugno.

Le prove vengono predisposte dall’Invalsi e scelte dal ministro. Si tratta di prove a risposte multiple, secondo gli standard internazionali. Riguardano italiano e matematica e sono destinate ad integrare la valutazione che le commissioni d’esame assegneranno agli studenti esaminati e, soprattutto, per acquisire elementi di valutazione dei livelli di apprendimento dei nostri 15enni che, come si sa, hanno prestazioni poco brillanti nei test internazionali.

Per tutti gli esaminandi vengono stampati appositamente fascicoli individuali (oltre 600 mila), inviati in plichi sigillati alle sedi d’esame. La macchina organizzativa dell’Invalsi supererà brillantemente la prova.

Q

Qualità & Risparmi

(Settembre) – Una volta il confronto politico e culturale sulla scuola avveniva essenzialmente sui modelli di riforma, e sulle idee guida che li ispiravano. Basti pensare all’impianto unitario della scuola di Berlinguer e a quello binario della Moratti, alle polemiche sulle modalità di adempimento dell’obbligo di istruzione o a quelle sulla scuola non statale.

Da qualche anno però la scena è stata dominata dalla problematiche economiche e dalla ricerca di un migliore  rapporto tra costi (da diminuire) e qualità (da aumentare).

Una problematica che, come i lettori di Tuttoscuola sanno, è stata sviluppata anche dalla nostra rivista con indagini e dossier, pubblicati nel nostro sito www.tuttoscuola.com. L’ultimo si chiama proprio “Risparmi & Qualità. La sfida della scuola“, presentato a Roma l’11 settembre 2008.

R

Referendum

(Ottobre 2008) – L’opposizione alla legge sul maestro unico cresce d’intensità in vista della conversione finale del decreto legge 137/2008 con studenti che “picchettano” il Senato nelle ore decisive del dibattito.

L’Italia dei valori annuncia l’intenzione di avviare la raccolta di firme per andare a referendum, seguita dall’annuncio del segretario del PD, on. Veltroni, di procedere sulla stessa via.

All’interno dell’opposizione vi sono riserve sull’ipotesi referendaria che sembra sproporzionata al merito della questione e forse di difficile praticabilità costituzionale.

Arriva provvidenziale, tramite la presidente della Commissione cultura della Camera, on. Valentina Aprea, la proposta della maggioranza di rendere facoltativa, da parte delle famiglie, la scelta del modello di 24 ore settimanali con docente unico. La proposta, accolta dal ministro Gelmini, toglie dall’imbarazzo il PD che, forse, non ha più bisogno del referendum.

S

Shadow government

(Luglio 2008) – Walter Veltroni introduce per la prima volta nel sistema democratico italiano l’idea tutta anglosassone del governo-ombra (in inglese shadow government) con tanto di ministri-ombra in corrispondenza dei ministri veri e propri del governo in carica. All’istruzione non va, però, nessuno dei papabili che avevano avuto incarichi di governo alla Minerva (Fioroni, Bastico o Soliani).

Come ministro-ombra all’istruzione viene designata infatti la senatrice Maria Pia Garavaglia, una parlamentare di lunga esperienza in altri campi, come quello della sanità.

I provvedimenti a raffica che colpiscono la scuola durante l’estate la mettono subito a dura prova.

T

Tagli di organico

(Giugno 2008) – La manovra finanziaria per il prossimo triennio interessa anche il sistema scolastico con la previsione di drastici tagli di organico che, sommati a quelli già disposti dal precedente Governo, comporteranno tra il 2009 e il 2011 una riduzione di 87 mila posti di docente e 45 mila di personale Ata, senza considerare la riduzione di altre migliaia di posti che le due ultime leggi finanziarie hanno disposto. Tanta riduzione di posti non potrà che determinare cambiamenti strutturali all’intero sistema scolastico, tanto che la stessa legge prevede la revisione dell’ordinamento scolastico.

Il decreto legge 112/2008 è convertito dalla legge 137/2008 ai primi di agosto, senza che la scuola – in vacanza da diverse settimane – dia segni di reazione.

Lo farà soltanto alla riapertura delle lezioni, quando, in aggiunta alla manovra finanziaria di giugno, si aggiungerà l’ulteriore intervento per il maestro unico.

U

Unico (Maestro)

(Agosto 2008) – Il ministro dell’economia Tremonti in un’intervista a “La Padania” strizza l’occhio al maestro unico nella scuola primaria vagheggiandone il ritorno. Il ministro Gelmini, dopo qualche incertezza iniziale, fa sua l’idea e la porta in Consiglio dei ministri alla vigilia del nuovo anno scolastico all’interno di un decreto legge (n. 137/2008). Se i ben più importanti provvedimenti di revisione del sistema scolastico erano passati quasi inosservati nel precedente decreto legge estivo (n. 112/2008), questo provvedimento, pubblicato in coincidenza con l’avvio delle attività dell’anno scolastico, diventa argomento di protesta nelle scuole e nelle piazze.

Forse anche per evitare contrapposizioni radicali nei confronti del Governo, il ministro decide che le famiglie avranno facoltà di scegliere classi con il maestro unico a 24 ore, oppure con il maestro prevalente a 27 o 30 ore.

V

Voto di condotta

(Settembre 2008) – Dopo trent’anni dalla legge 517/1977 che aveva cancellato il voto in condotta (e la votazione in decimi) nella scuola elementare e nella scuola media, e dopo otto anni dal regolamento per l’autonomia che aveva cancellato l’effetto negativo del sette in condotta per gli studenti delle superiori, ritorna in grande stile, con apposita legge, il voto in condotta per tutte le scuole del I e del II ciclo.

Il mancato conseguimento della sufficienza nel comportamento, cioè un voto inferiore a sei decimi, comporta automaticamente la non ammissione alla classe successiva, indipendentemente dagli apprendimenti conseguiti nelle diverse discipline di studio.

La votazione in decimi non è prevista per il comportamento degli scolari della scuola primaria.

Il peso determinante del voto in condotta – che fa media con i voti nelle discipline di studio – è la conferma del tentativo di ritornare al rispetto delle regole e ad una maggiore serietà nella vita scolastica, troppo spesso lacerata da episodi di bullismo e di vandalismo da parte degli stessi studenti.

Z

Zerodotati

(Dicembre 2008) – Nel linguaggio della burocrazia ministeriale il termine compare per la prima volta per definire i Distretti scolastici che non hanno alcun istituto di scuola secondaria superiore. Forse i futuri accorpamenti tra scuole causa (ri)dimensionamento ce li restituirà, ma in compenso chi ha più sentito parlare dei Distretti scolastici e del Consiglio scolastico distrettuale?

Come i Consigli scolastici provinciali, anche i Consigli dei distretti scolastici sono andati ad esaurimento da quando l’allora ministro Berlinguer nel 2000 ne aveva previsto il superamento. Il ministro Moratti ne aveva avviato la riforma, ma poi aveva deciso di soprassedere per rispettare le nuove competenze regionali in materia di predisposizione della rete dei servizi scolastici.

Il Miur ha ritirato dai distretti il personale Ata distaccato facendo calare sul tutto un’archiviazione di fatto senza futuro.

TuttoscuolaNEWS e TuttoscuolaFOCUS tornano lunedì 12 gennaio. Seguite gli aggiornamenti dei prossimi giorni sul notiziario quotidiano tuttoscuola.com ( http://www.tuttoscuola.com ).

Di nuovo i migliori auguri per il nuovo anno!