66 miliardi per formare il personale scolastico. Anche in autoaggiornamento

Con l’annuale direttiva per la formazione del personale scolastico (n. 45 del 4 aprile 2005) il Miur ha definito le linee di intervento per l’anno scolastico 2005/06, prevedendo l’impegno di quasi 33 milioni di euro (circa 66 miliardi delle vecchie lire).
L’impegno esatto è di 32.926.855,00 euro, una bella cifra, non c’è che dire, ma che risulta inferiore a quella stanziata lo scorso anno (34.056.519,00 euro).
29.052.389 euro vengono assegnati alle istituzioni scolastiche e agli Uffici scolastici regionali con quote di ripartizione fissate dalla contrattazione regionale.
All’interno di quei 29 e passa milioni di euro da ripartire tra tutte le regioni, 2.291.969 euro (quasi 4,5 miliardi delle vecchie lire), sono destinati alla formazione di docenti di sostegno agli alunni in situazione di handicap.
Ovviamente i principali obiettivi della formazione del personale riguardano l’attuazione della riforma del sistema di istruzione.
Come per gli anni scorsi, la direttiva prevede la possibilità che una quota assegnata alla diretta gestione delle istituzioni scolastiche possa essere destinata all’autoaggiornamento dei docenti.
Come si ricorderà, dopo la cancellazione della norma che assegnava un contributo ai singoli docenti per spese di aggiornamento sostenute direttamente dagli interessati, la possibilità di corrispondere ai docenti un contributo annuale forfettario che riconosca le spese sostenute per aggiornarsi (partecipazione a corsi di aggiornamento, acquisto di libri, abbonamenti a riviste, ecc.) era stata rimessa alla decisione dei singoli collegi docenti.
In sede di piano annuale per la formazione i collegi docenti possono, pertanto, deliberare la corresponsione del compenso per autoaggiornamento ai sensi della direttiva n. 70 del 17 giugno 2002.