32 milioni di euro per la formazione

Ammontano ad oltre 32,5 milioni di euro le risorse disponibili per la formazione del personale scolastico, per l’anno 2003-2004. Lo definisce una direttiva del ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Letizia Moratti, trasmessa alla Corte dei Conti. Si tratta in particolare della direttiva del 7 aprile scorso, n. 23, che definisce sia gli obiettivi formativi assunti come prioritari, per l’anno scolastico 2003-2004, per il personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario, sia la ripartizione delle risorse finanziarie disponibili per la formazione, nonché il ruolo dei diversi livelli (scuole, uffici scolastici regionali, amministrazione centrale).

RISORSE FINANZIARIE – Dei complessivi 32.556.519 euro destinati alla formazione, più di 28,2 milioni sono già iscritti, si legge nella direttiva, nei rispettivi capitoli degli Uffici scolastici regionali; di questi più di 2,3 milioni di euro sono destinati ai docenti di sostegno. Altri 2,4 milioni di euro sono iscritti come fondo per l’aggiornamento e la formazione del personale della scuola e ulteriori 1,8 milioni di euro come fondo per l’integrazione delle spese di formazione e aggiornamento del personale. Nell’ambito della ripartizione dei fondi, precisa inoltre la direttiva, vanno previsti “finanziamenti specifici” per il personale della scuola dell’infanzia e della scuola primaria impegnato nella fase di avvio della riforma.

OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI – Vengono individuati prima di tutto interventi a livello territoriale. Le risorse destinate alle istituzioni scolastiche “sono finalizzate, tenendo conto del quadro delle riforme in atto, ai bisogni individuati nel piano dell’offerta formativa e costituisce uno strumento essenziale per la soddisfazione delle esigenze formative del personale docente e del personale Ata”. Per il personale Ata, infatti, “si promuoverà un’attività di formazione adeguata alla differenziazione delle diverse funzioni previste dall’autonomia scolastica, dalle esigenze derivanti dal riordino dell’Amministrazione e dalla attuazione degli istituti contrattuali”. Vengono poi precisati gli interventi finalizzati a livello azionale. Le risorse a livello centrale saranno destinate innanzitutto, viene spiegato, all’attuazione degli obblighi contrattuali e ad altre priorità, tra cui interventi formativi per le funzioni del personale docente correlate all’attività progettuale e gestionale dell’autonomia; iniziative di formazione per il personale all’estero; progressione professionale e riconversione del personale Ata; interventi per il contrasto al disagio giovanile e per l’educazione alla cittadinanza; interventi formativi a supporto degli esami di stato; aggiornamento professionale dei docenti di religione cattolica; iniziative pilota in collaborazione con i paesi dell’Ue sullo sviluppo anche dell’e-learning.

COLLABORAZIONI – La formazione, aggiunge infine la direttiva, sarà realizzata “sulla base delle nuove relazioni tra i diversi soggetti istituzionali nell’ottica del decentramento istituzionale” con la collaborazione di università, enti di ricerca, Irre, Indire, Invalsi, soggetti e associazioni accreditati e qualificati, singole scuole o reti di scuole.