2004, un anno di scuola dall’A alla Z

Cari lettori,

 

speriamo di fare cosa gradita inviando, come consuetudine, il riepilogo dei principali avvenimenti che hanno riguardato la scuola italiana nel 2004.

Con l’occasione porgiamo a tutti i migliori auguri per un buon 2005!

 

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UN ANNO DI SCUOLA DALLA  A ALLA Z

Fatti, avvenimenti e persone – Consuntivo del 2004

A cura di TUTTOSCUOLA

 

 

 

 

 

A

Alternanza

scuola-lavoro

Ottobre – Uno degli schemi di decreto legislativo di attuazione della riforma, considerato come apripista per gli interventi di modifica del sistema negli istituti superiori, gradito a Confindustria, riceve un parere critico ma non contrario dal CNPI e registra una mancata intesa con le Regioni in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni.

Continua comunque il suo percorso consultivo nelle Commissioni parlamentari, l’approvazione definitiva è prevista per i primi mesi del 2005.

Slalom

 

Autonomia

Aprile – Alcune scuole, appellandosi al principio dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, deliberano di non dare attuazione alla riforma (Indicazioni nazionali, laboratori, funzione tutoriale, portfolio, ecc.). Da un lato è un riflesso della mancanza in molti casi delle condizioni di applicazione della riforma, dall’altro una conseguenza dell’interpretazione dell’autonomia come sovranità rispetto alle disposizioni contenute nel decreto legislativo n. 59/2004.

A come anarchia?

 

 

 

 

 

 

B

Beslan

Settembre – La strage dei bambini della scuola di Beslan a opera del terrorismo antirusso scuote il mondo.

Evgenij Evtuschenko, celebre letterato russo antistalinista emigrato negli USA, dedica a quei bambini queste strofe.

“Ma a niente serve la vendetta.

Salvaci, Dio dai molti nomi, dalla vendetta.

Finché ci sono ancora bambini vivi,

non ci dimentichiamo la parola ‘insieme’.

Nessuno di noi è eroe da solo,

ma dinnanzi alla nuda verità tutti noi siamo nudi.

Io sto insieme ai bambini bruciati.

Sono anch’io uno di loro… Uno della scuola di Beslan”.

Orrore e incredulità

 

 

 

 

C

Classe islamica

Luglio – In un istituto superiore milanese viene preparata la costituzione di una classe formata soltanto da alunni islamici che si avvalgono di docenti italiani statali.

Il progetto, coraggioso e spregiudicato forse oltre il limite della legittimità, voluto per cercare di riportare nel sistema pubblico nazionale decine di ragazzi che frequentano solamente una scuola coranica, viene fortemente osteggiato da varie forze politiche, tanto da costringere il ministro Moratti a sconfessare l’iniziativa.

Dietrofront

 

Concorso dirigenti

Novembre – Annunciato nel luglio 2001 dal ministro Moratti al momento del suo insediamento all’Istruzione, preceduto da un concorso riservato ai docenti con triennio d’incarico di presidenza, viene finalmente bandito il primo corso concorso per dirigenti scolastici.

Il bando prevede 1500 posti che saranno assegnati al termine delle procedure concorsuali regionali dall’anno scolastico 2006-2007.

Sono previsti almeno15-20 mila candidati.

Miraggio

 

Dimissioni

Novembre – Per finanziare il taglio delle tasse nella legge Finanziaria 2005 il ministro Siniscalco progetta di ridurre del 2% l’organico del personale scolastico.

Il ministro Moratti, che aveva smentito in precedenza voci per tale intervento, minaccia le dimissioni nel Consiglio dei Ministri che deve varare la manovra sulle tasse.

Il ministro incassa la cancellazione di quei tagli, non ne evita altri più “nascosti”, e ritira le dimissioni. 

Lady di ferro nostrana

Diplomifici

Maggio – Diplomi falsi, ma soprattutto diplomi facili: basta pagare e la maturità a buon mercato può entrare nelle tasche di chiunque voglia il pezzo di carta che può aprire le porte al lavoro.

La magistratura avvia indagini e mette a nudo una fiorente attività lucrosa svolta da sedicenti istituti di preparazione agli esami con la complicità di qualche istituto privato.

Sotto accusa le commissioni d’esame con membri tutti interni e presidente esterno volute a suo tempo dal ministro Moratti, che si difende avviando indagini e ispezioni. Saltano alcune teste eccellenti.

Fare pulizia
 

Diritto-dovere

Ottobre – Il nuovo quadro normativo definito con lo schema di decreto sul diritto-dovere, destinato a sostituire il “vecchio” obbligo scolastico e il “meno vecchio” obbligo formativo, riceve un parere critico ma non contrario del CNPI e un parziale parere favorevole con mancata intesa dalla Conferenza unificata.

Continua il suo percorso consultivo nelle Commissioni parlamentari, l’approvazione definitiva è prevista per i primi mesi del 2005.

Il vuoto lasciato nel marzo 2003 dall’abrogazione della legge 9/99 che aveva innalzato l’obbligo scolastico sarà coperto quasi due anni dopo.

Meglio tardi che mai
 

 

 

 

 

E

Evoluzionismo

Aprile – La non esplicita previsione dell’evoluzionismo tra gli obiettivi specifici di apprendimento per la scuola secondaria di I grado scatena il caso Darwin.

Moratti corre ai ripari e nomina una commissione di studio formata da alcuni premi Nobel per una revisione degli obiettivi specifici di apprendimento di scienze contenuti nelle Indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati (anche se delle modifiche si sono perse le tracce).

Gaffe

Esame di quinta

Dicembre – Un’interpretazione letterale del primo decreto legislativo di riforma fa pensare che l’esame di quinta potrà essere abrogato solamente tra tre o quattro anni.

C’è anche un’altra interpretazione opposta.

Il ministero dell’Istruzione taglia corto e dispone con la circolare n. 85/2004 che già da quest’anno scolastico l’esame di licenza elementare è abolito.

Dopo oltre un secolo di onorata attività il primo esame della vita affrontato da decine di milioni di italiani va in soffitta.

Gli esami… a volte finiscono
 

F

Facoltative e opzionali

Marzo – Il decreto legislativo n. 59/2004 per il primo ciclo di istruzione introduce la possibilità di svolgere nelle scuole attività opzionali aggiuntive scelte dalle famiglie in base all’offerta della scuola.

I genitori hanno facoltà di rinunciare alla scelta, limitando la frequenza scolastica dei propri figli alle sole ore obbligatorie di lezione (ridotte da 30 a 27 settimanali).

I docenti temono che la facoltà di scelta possa gradualmente ridurre l’orario complessivo delle lezioni e gli organici.

Mina vagante
 

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