17 marzo, Bersani (Pd): Governo folle

Come si è detto, la decisione di dichiarare il 17 marzo festa nazionale è stata travagliata, a causa della mancata adesione dei tre ministri della Lega Nord Umberto Bossi, Roberto Maroni e Roberto Calderoli. A dirlo è stato il ministro della Difesa Ignazio La Russa nella conferenza stampa al termine della riunione di governo, comunicando il varo odierno del decreto legge con il quale si stabilisce che il 17 marzo prossimo, data simbolo dei 150 anni dell’unità d’Italia, “sarà festa nazionale con tutti gli effetti civili che ne derivano” (AUDIO).

Dopo questa decisione, sono fioccati i primi commenti, di taglio generalmente positivo. Per i dirigenti scolastici, ha parlato il presidente dell’Anp Giorgio Rembado: “Non posso che esprimere la mia soddisfazione per quanto deciso dal Consiglio dei ministri, visto che avevamo chiesto la festa nazionale per il 17 marzo“.

Soddisfazione è stata espressa anche dal segretario della Cgil, Susanna Camusso, che ha dichiarato: “Per una volta il governo non è tornato indietro su una decisione positiva a favore dei lavoratori“.

L’opposizione di centro-sinistra invece si è concentrata sullo scandalo delle divisioni interne al governo. Così il leader del Pd Pier Luigi Bersani, che ha affermato: “E’ veramente una vergogna avere un governo che riesce a spaccarsi su cose di questo genere. E’ un calcio negli stinchi al paese. E’ la testimonianza in più che noi ora non abbiamo un governo e un presidente del Consiglio in grado di dare una rotta al paese“. Un affondo che si può ascoltare in questo AUDIO.

Sulla stessa linea il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando, che ha commentato: “Anche in questa vicenda il governo ha offerto ai cittadini uno spettacolo indegno con Bossi e i ministri leghisti che evidentemente hanno dimenticato di aver giurato sulla Costituzione e rinnegano la storia, il sacrificio dei nostri padri e i valori fondanti di questo Paese. E’ una vergogna“.

Per l’estrema sinistra, il governatore della Puglia, Nichi Vendola, ha affermato: “Noi in Puglia il 17 marzo faremo festa e speriamo che l’Italia faccia festa per il tricolore, per la patria e che faccia festa alla Lega“.

Da parte della Lega, si segnala il commento dell’eurodeputato Mario Borghezio, che ha affermato: “Per noi patrioti padani, imposta così da Roma contro la nostra volontà questa data diventerà una giornata di lutto, non sempre di festa“.